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La Federcalcio invita Malika a Coverciano, il presidente Gravina: “Approvare il DDL Zan”

Al fianco della ragazza cacciata di casa dai genitori perché lesbica anche la calcialtrice della Roma e della nazionale Elena Linari: “Siamo donne, siamo forti, non mollare”.

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A sostenere Malika Chalhy, ragazza cacciata di casa dai genitori dopo il coming out, è intervenuta anche la Figc e in particolare Elena Linari, giocatrice della Nazionale femminile di calcio e della Roma. Anche Elena è lesbica e ha fatto coming out un anno fa circa. Per questo sa bene cosa si provi a dire la verità alla famiglia e agli amici.

Siamo donne, siamo forti, non mollare. Più di un anno fa ho fatto coming-out davanti a tutti e la capisco benissimo: dichiarare se stessi è una cosa molto corretta, ha fatto la scelta giusta.

Ho parlato privatamente anche con Malika Chalhy e le ho dato il mio appoggio. Spero che questa situazione possa rientrare.

Ho saputo che ha una passione per il calcio ed è una notizia che mi ha fatto piacere, la donna e il calcio devono stare vicini.

Sostegno della Figc a Malika e al ddl Zan

Anche il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina ha voluto esprimere pubblico sostegno a Malika, chiedendo inoltre l’approvazione del DDL Zan.

Il ruolo del calcio è anche quello di garantire una formazione educativa dell’atleta, contrastando ogni forma di discriminazione sociale. Riteniamo che di fronte a casi del genere dobbiamo esporci per garantire la piena realizzazione della persona umana. Stiamo seguendo l’evoluzione della vicenda, abbiamo preso contatti con la Regione Toscana, appena possibile inviteremo a Coverciano la giovane Malika.

Purtroppo, nonostante le conquiste raggiunte, accadono ancora episodi come questo, a dimostrazione di come l’omofobia sia ancora radicata e presente nella nostra società provocando esclusioni e discriminazioni addirittura dentro le famiglie, che dovrebbero essere per eccellenza contesti di accoglienza.

Storie come questa confermano quanto sia importante l’approvazione del disegno di legge Zan, per sancire il diritto di ogni cittadina e di ogni cittadino a non subire discriminazioni e violenze per chi si è o per chi si ama. 

La Toscana approva mozione a favore della legge contro l’omotransfobia

Nel frattempo, il Consiglio regionale della Toscana, regione di origine sia di Malika Chalhy che di Elena Linari, ha approvato una mozione a sostegno della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.

Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale, ha scritto su Instagram: “Una legge di civiltà, che gli ultimi fatti di cronaca stanno dimostrando quanto sia necessaria“.

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