È da oggi su Disney+ Fire Island, film queer diretto da Andrew Ahn da una sceneggiatura di Joel Kim Booster, adattamento in chiave gay di Orgoglio e Pregiudizio. Intervistato da Vulture, Ahn ha confessato di aver dovuto lottare con la Searchlight Pictures, studio che ha prodotto la pellicola, perchè al suo interno voleva che ci fossero uomini nudi.
“Ero tipo, ‘Voglio un ca**o'”, ha rivelato Ahn, a cavallo di una doverosa battaglia nei confronti del full frontal maschile, a lungo censurato su piccolo e grande schermo.
“È Fire Island. Sono scene di sesso. Sono orge. Bisogna vedere il ca**o”. “Ho capito che un ca**o eretto ci avrebbe spinto nel territorio del divieto ai minori di 17 anni, il che avrebbe seriamente limitato la visione del film. Ma ricordo di aver chiesto: ‘Posso avere due peni flaccidi, uno per ogni orgia?’. E i miei produttori mi hanno risposto: ‘Quanti? Dove?’. Poi alla fine, sono tornati dicendomi: ‘Ti daremo tutte le chiappe che vuoi. “E io ero tipo: ‘Sai una cosa? Accetterò quest’accordo. Ma avrei potuto metterci più chiappe”.
Ambientata nella località di villeggiatura gay di Long Island, New York, Fire Island è una commedia romantica, moderna e sincera che mette in scena una lettura multiculturale e diversificata della queerness e del romanticismo. Ispirata agli intramontabili intrighi del classico di Jane Austen Orgoglio e pregiudizio, la storia è incentrata su due migliori amici (Joel Kim Booster e Bowen Yang) che partono per vivere una leggendaria avventura estiva con l’aiuto di un rosé a buon mercato e del loro gruppo di amici eclettici.
Protagonisti Joel Kim Booster, Bowen Yang, Margaret Cho, Conrad Ricamora, James Scully, Matt Rogers, Tomas Matos, Torian Miller, Nick Adams, Zane Phillips, Michael Graceffa, Peter Smith e Bradley Gibson.
Ahn ha poi confessato altre ‘battaglie’ combattute con Searchlight Pictures, che voleva prima di tutto “intrattenimento“. Ma il regista voleva pura e semplice “autenticità”. Questo è stato un “processo difficile“, ha detto Ahn. “Avevano un certo tipo di aspettativa su come dovrebbe essere un film gay”. “C’erano spunti musicali in cui erano tipo: ‘Vuoi inserire Dua Lipa lì dentro?’. E io ero tipo: ‘Amo Dua Lipa, ma non so se questa canzone sia adatta a questo momento”. Lavorare a Fire Island mi ha fatto davvero venire voglia di fare un film gay asiatico-americano che fosse più vicino alla mia esperienza”. “Volevo Cascada, Kesha e Vengaboys in tutta la colonna sonora, ‘Boom, boom, boom’. “L’impatto di questo film non si vedrà necessariamente per molti anni ancora, ma credo che ci sarà“.
La critica ha acclamato Fire Island, con il 94% di recensioni positive su RottenTomatoes. Voi l’avete visto?
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