Con il sequel di Frozen avremo finalmente un personaggio LGBT per bambini o Disney farà nuovamente un passo indietro?
Si complica il ‘coming out’ di Elsa, l’intraprendente protagonista di Frozen, l’ultimo grande lungometraggio animato targato Disney. Dopo la campagna social #GiveElsaAGirlfriend, che ha chiesto alla major di dare finalmente forma ad un’eroina LGBT sul grande schermo, il fronte omofobo si è unito per fare pressioni contrarie.
Un tema che incredibilmente era emerso anche durante la campagna elettorale italiana, con Salvini e Meloni pronti ad attaccarcisi sfidando il senso del ridicolo.
Sulla piattaforma Life Petitions è stata attivata una raccolta firme, già arrivata a oltre 10mila sottoscrizioni, che vuole fermare i segnali di apertura lanciati alla comunità LGBT dalla produttrice di Frozen. Intervistata sul tema infatti Jennifer Lee aveva affermato di essere a conoscenza del desiderio di molti fan e di “Amare tutto quello che si sta dicendo e pensando sul film”.
“È tempo che tutte le persone che sostengono i valori della famiglia tradizionale si uniscano e dicano a Disney di non cedere alla pressione di un piccolo gruppo di attivisti radicali – si legge nel testo della petizione – Vi sollecitiamo a proteggere l’innocenza delle ragazzine anziché introdurle al lesbismo alla causa LGBT. Per favore date a Elsa un principe o non datele alcun partner. I genitori non vogliono che ai loro figli sia imposta una cosa del genere”.
Dopo i libri sarebbe ora che anche il cinema e la televisione offrano con più coraggio ai bambini anche dei personaggi LGBT con cui identificarsi o attraverso i quali misurarsi con la diversità.
© Riproduzione Riservata