La Nigeria Women Football League, per bocca della sua presidente, ha chiuso le porte alle giocatrici omosessuali. Dilichukwu Onyedinma, presidente della Nwfl, ha infatti dichiarato: “Ogni giocatrice che abbia a che fare con l’omosessualità sarà ufficialmente bandita dal calcio nigeriano”. Una frase che non lascia spazio a interpretazioni. La regola imposta dall’ente però, al di là di essere discriminatoria e omofoba di per sé, contravviene a quelle stabilite dalla Fifa, la Federazione Internazionale Calcio, che ha chiesto immediate spiegazioni ai nigeriani.
La legge del paese africano punisce l’omosessualità con pene che possono arrivare anche alla morte per lapidazione.
La Super Falcons, la nazionale nigeriana femminile. è una squadra di fuoriclasse. Non a caso ha vinto otto volte il titolo continentale e non si è classificata alle Olimpiadi per pochissimo.
Quello della presidente della federazione nigeriana, però, non è una semplice dichiarazione di intenti. E’ un vero e proprio monito che rischia di aprire una specie di caccia alle streghe negli spogliatoi delle squadre: “Le calciatrici ritenute colpevoli di omosessualità – ha dichiarato – saranno estromesse dalla nazionale e dalle gare ufficiali, con l’aiuto di presidenti e dirigenti che dovranno controllarle: chi copre, verrà licenziato”.
Adesso la signora Onyedinma dovrà dare delle spiegazioni alla Fifa che, per il momento, non ha preso provvedimenti ma che potrebbe farlo in caso le motivazioni addotte non venissero ritenute valide. Ed è questa un’ipotesi che appare altamente probabile.