Sarà presentato alla prossima Berlinale (6-16 febbraio) il documentario di Gianni Amelio Felice chi è diverso che l’autore definisce come “un viaggio in un’Italia segreta, raramente svelata dalle cineprese: l’Italia del mondo omosessuale come è stato vissuto nel Novecento, dai primi del secolo agli anni ’80. Un viaggio fatto di storie raccolte dal Nord al Sud del Paese, di chi ha vissuto sulla propria pelle il peso di essere un ‘diverso'”. È stato prodotto da Cinecittà Luce con Rai Cinema e Rai Trade, con il contributo del Mibact, ossia il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Uscirà nelle sale italiane a marzo.
Felice chi è diverso è stato inserito nella sezione competitiva “Panorama – Dokumente” dove si potrà vedere anche il nuovo doc breve di Rosa Von Praunheim Mario Wirz, dedicato allo scrittore gay di It’s Late, I Can’t Breathe (“È tardi, non riesco a respirare”), considerato uno dei migliori romanzi tedeschi sull’Hiv. Wirz è deceduto per Aids l’anno scorso a 56 anni.
Tra i lungometraggi narrativi troviamo il dramma americano Test di Chris Mason Johnson, ambientato nella comunità gay di San Francisco nel 1985, in piena epidemia Hiv; la commedia Love Is Strange di Ira Sachs, molto applaudita al Sundance Film Festival; il nuovo lavoro di Tsai Ming-Liang Journey To The West con Lee Kang-Sheng e Denis Lavant.
Alla Berlinale sarà possibile assistere alla proiezione di una nuova versione digitale in 2K del cult Sebastiane di Jarman, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa. Un omaggio al regista Heiner Carow, vincitore nel 1990 di un Orso d’Argento e un Teddy Award col classico queer Coming Out, consisterà nella proiezione del dramma famigliare Ikarus (1975).
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