Questo Pride Month potrete (ri) scoprire George Michael come non l’avete mai ascoltato: per festeggiare il mese dell’orgoglio LGBTQIA+, Apple Music lancia in esclusiva George Michael Covered, una lista dei brani più amati della leggendaria star della musica – venuto a mancare il 25 Dicembre 2016 – attraverso le voci di alcune delle più grand star queer della scena contemporanea: Years & Years, MNEK, SELF ESTEEM, Jake Shears, Billy Porter, Pale Waves, Calum Scott, Tiana Major9 e Serpentwithfeet. Tutt* artist* fan devo di Michael, pront* a re-interpretare i grandi classici del suo catalogo in una veste nuova e più fresca che mai, per celebrarne l’eredità e tramandarlo alle nuove generazioni.
Ogni cover – disponibile su Apple Music in Audio Spaziale – prevede la re-interpretazione di grandi classici dell’artista: dall’indimenticabile Faith, riproposta dalla band Pale Waves, che dichiarano di aver ascoltato per la prima volta a soli 12 anni: “È stato grazie a mio padre” riporta la frontwoman Heather Baron-Gracie, che definisce George Michael un’artista speciale in grado di fare tutto da solo: “Tutto ciò che pubblicava era completamente frutto della sua direzione creativa. Era molto aperto riguardo alla sua sessualità, non aveva peli sulla lingua, ed è così che mi sforzo di essere. Penso che molte persone lo guardino e lo ammirino per questo“. Un musicista in grado di far divertire e ispirare gli artisti ad uscire fuori dagli schemi e accogliere una scrittura stravagante e imprevedibile per l’epoca: “C’è un’allegria in essa che ho colto e con cui mi sono identificato” dice Jake Shears, che ripropone la sua versione di Amazing: “Ci sono così tanti stili di George Michael che uso nella mia voce. Cantando questa canzone mi sono reso conto di quanto mi abbia influenzato. È un onore poterlo fare e spero davvero che lui sia là fuori da qualche parte ad ascoltarlo“.
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MNEK, dietro la cover di Fastlove, definisce Michael l’incarnazione dell’uomo bianco che diviene “ospite” del genere R&B, dell’elettronica, della dance, e della musica black, e riesce a trasformarsi attraverso questi generi e rispettarli. “Un ragazzo bianco che sapeva cantare, che aveva un’anima, ma non cercava di apparire nero o cantare come un’arista nero” dice Billy Porter – che propone la sua cover di Animal – che definisce quella di George Michael, un’energia sovversiva nel bel mezzo della scena queer e gay durante la crisi dell’AIDS negli anni Ottanta. Una star internazionale ma anche un uomo umile e amato, davanti e dietro i riflettori: “Persone nell’industria che hanno lavorato insieme a lui l’hanno definito una persona umile, piena di grazia e umanità” riporta Calum Scott, re-interprete di One More Try “Continuava a buttarsi giù e pensava di poter fare sempre di meglio, qualcosa in cui mi rivedo moltissimo come artista”.
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Dichiaratamente gay e privo di peli sulla lingua, Michael attraverso la sua arte e il suo personaggio ha sfidato le restrizioni dell’epoca, rimanendo iconico e fedele a sé stesso: “Nel 1998 è stato arrestato – credo che la terminologia sia “adescamento di un agente di polizia in un bagno pubblico” – e poi ha scritto una canzone al riguardo” dichiara Olly Years degli Years and Years, voce dietro la cover di Outside, inno al sesso libero e fuori dalle mura domestiche, simbolo di una liberazione sessuale priva di censure: “Penso che sia incredibile che lui si sia appropriato di questa storia e abbia detto: “Sì, mi piace fare sesso fuori”. Ed è un tale successo“.
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