Non è piaciuta la rappresentazione di un Gesù genderqueer con il seno, la barba, le guance rosee e con il trucco, davanti a un arcobaleno. Difatti, anziché riflettere e sostenere la diversità di ogni persona, in molti si sono sentiti offesi. È quanto successo in Islanda, nella capitale Reykjavík. Si trattava di un poster stampato e diffuso dalla Chiesa evangelica luterana, esposto sugli autobus della città e sulla pagina Facebook della chiesa stessa.
L’intenzione non era certo quella di essere blasfemi con un Gesù genderqueer, spiegano:
L’Assemblea della Chiesa nazionale del 2020 si rammarica che l’immagine di Gesù in una pubblicità della scuola domenicale abbia ferito le persone. L’obiettivo era enfatizzare la diversità, non ferire le persone o scioccarle.
Petur Georg Markan ha anche spiegato al Daily Mail che l’obiettivo era quello di mostrare Gesù in diverse forme, per esprimere il supporto della chiesa alle diversità:
In questo, vediamo un Gesù che ha il seno e la barba. Stiamo cercando di abbracciare la società così com’è. Abbiamo tutti i tipi di persone e dobbiamo allenarci a parlare di Gesù come di “tutti i tipi” in questo contesto. Soprattutto perché è davvero importante che ogni persona si veda in Gesù e che non ristagniamo troppo. Questo è il messaggio essenziale. Quindi va bene. Va bene che Gesù abbia la barba e il seno.
Libera scelta nell’interpretare il Gesù genderqueer
Anche Guorun Karls-og Helgudottir, ministro della chiesa di Grafarvogskirkja, ha supportato l’immagine, spiegando che poteva essere visto da diverse angolazioni, e con idee diverse:
Ogni persona interpreta qualcosa di diverso in questa immagine. Alcune persone lo interpretano come un Gesù trans, altri come una donna. Alcuni vedono Maria con la barba e altri vedono una persona di genere. I punti di vista all’interno della chiesa sono tanto diversi quanto altrove.
Il disegnatore che ha realizzato il Gesù genderqueer si è detto disponibile a rappresentare Cristo in diverse forme, ma non per andare contro la chiesa o come critica verso la comunità più conservatrice, ma semplicemente per “sfruttare” la religione anche per cause sociali, come appunto i diritti civili e la diversità. Per questo motivo, starebbe anche pianificando un Gesù ambientalista per porre attenzione sui cambiamenti climatici.
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