Se al cinema il numero di personaggi LGBT ancora scarseggia, in televisione siamo andati incontro ad un chiaro cambio di rotta.
“Dove siamo in Tv“, annuale studio della GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) su come e quanto veniamo rappresentati in televisione, ha infatti certificato un +6.4% di personaggi LGBT regolari in ambito ‘serie tv’, con 58 volti su 910. Considerando le reti via cavo il totale sale a quota 103, mentre tra i servizi streaming firmati Amazon, Hulu e Netflix sono 51 i personaggi regolari e 19 quelli ricorrenti legati alla nostra comunità.
Un importante e deciso balzo in avanti, non a caso applaudito da Sarah Kate Ellis, presidente GLAAD.
«Mentre l’amministrazione Trump cerca di rendere le persone LGBTQ invisibili, rappresentarle in tutta la nostra diversità nelle serie Tv è un contrappeso essenziale, che dà alle persone LGBTQ storie con cui rapportarsi e aumenta la solidarietà del pubblico più ampio verso le persone e le famiglie LGBTQ».
Tra le novità più spiccate dell’ultima stagione tv il primo personaggio dall’orientamento non-binario, ovvero Asia Kate Dillon in Billions, e due asessuati come Raphael in Shadowhunters e l’animato Todd in BoJack Horseman. Tutt’altra storia al cinema, almeno in riferimento all’anno 2016, con 125 film esaminati e un personaggio LGBT al loro interno nel 18.4% dei casi, ma spesso in ruoli minori, con meno di 10 minuti di presenza.
E’ quindi dal piccolo schermo che sta prendendo forma il cambiamento, con ruoli sempre più sfaccettati e inclusivi, storie d’amore e di battaglie, denunce e conquiste, istruendo il pubblico tv ad una realtà che esiste, è concreta e richiede rappresentazioni sempre più oggettive.
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Interessante in assoluto, peccato si stia parlando della TV americana