Il regista omo – Poteva mancare un personaggio omosessuale nel film più chiacchierato dell’anno? No di certo, anche perché la figura gay nel cinema e nella fiction italiana sta diventando un po’ come il nero nei film porno anni settanta: “Mettecene uno, che sta sempre bbene!”. Quello che fa fa, basta che compaia. Infatti in “Ricordati di me” Gabriele Muccino ha reclutato un grande attore di teatro come Gabriele Lavia, di cui si innamora la splendida Laura Morante, moglie e madre in crisi. Considerazione cinematografica un po’ forzata, dal momento che il pubblico se ne accorge fin dalla prima scena che il regista di Lavia non ha alcuna pulsione sessuale verso le donne.
Iron Mike sempre “caldo” – Non c’è niente da fare. Un po’ di masochismo non si abbandona mai. E a nulla valgono gli atteggiamenti smaccatamente omofobi e violenti, gli intenti distruttivi, gli orecchi mangiati e le bestemmie in conferenza stampa, Myke Tyson resta sempre molto “hot”, almeno per i ragazzi americani. Dopo aver perso malamente da Lennox Lewis gay, a cui aveva giurato di strappare il cuore, nonché di sterminare moglie e figli (proprio a Lewis, che non è sposato, non ha prole ed in forte odore di omosessualità), Myke ci riprova per un titolo minore e con un nuovo tatuaggio (dopo Mao e Che Guevara), questa volta proprio sulla faccia. Già pronta una nuova edizione delle gaie magliette con la scritta “Tyson where are you?”, uscite la prima volta dopo lo stupro ai danni di Denise Brown.
Non troppo gay, siamo inglesi – Will Young il cantante teen pop inglese che ha scalato le classifiche un anno fa, nonostante l’ammissione delle propria omosessualità (si sa l’industria discografica preferisce l’etero, anche se platinato e nascosto sotto due dita di fondo tinta) ha inciso una nuova edizione di “Light my fire” dei Doors. Un po’ debolina, ma orecchiabile. La questione sta nel video (molto carino): doveva essere un viaggio dalle atmosfere molto sixsties della Londra by night, con Will insieme a un bellissimo ragazzo biondo e scapigliato. Niente di scandaloso, solo un’affettuosa vicinanza. Troppo hard per i sudditi di sua maestà. Così è stata inserita una figura femminile alla Edy Sedwik a far da compare ai due e le figure più “ambigue” sono state sfumate sullo sfondo.
Pensiero Stupendo – Hugh Grant. E’ tornato lo scapolo d’oro del cinema inglese. Un po’ ingrinzito dai tempi di “Quattro matrimoni e un funerale”, arriva sugli schermi in coppia con la porcellina Sandra Bullock in “Two weeks notice”, forte dell’imperituro sorriso da gigione e dallo sguardo perplesso un po’ alla Verdone prima maniera, anche se parecchio più fico. Il film non merita gran che: è la solita commedia romantica col miliardario che si innamora della ragazza tosta ma tanto buona di cuore. A parte la nota passione per la fellatio, che gli è costata anche una notte in gattabuia, qualche anno fa, dopo il matrimonio morganatico con la smandrappata Liz Hurley, non si hanno più tracce delle attività sessuali dell’inglese. Che comunque viaggia per Londra in compagnia di amici maschi molto intellettuali, degni della sua laurea in letteratura a Cambridge.
Pensiero Orrendo – Michele Cucuzza. Era anche un bell’omino, il cucuzzaro, qualche tempo fa. Poi gli deve essere successo qualcosa alle ganasce: si sono allungate e ingrossate a dismisura, che quando ride bisogna chiudere le finestre se no c’è riscontro. Sarà perché a forza di succhiare il sangue dalle disgrazie de “La vita in diretta” la conformazione morfologica della bocca si è adattata. E così fra una bella cosciona e un parricidio Michele se la sfanga, con gli occhi celesti e bovini e la dentatura pornograficamente spalancata, a mostrare un filo di bava.
di Paola Faggioli
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.