Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, e sua moglie MacKenzie, hanno deciso di donare 2,5 milioni di dollari in supporto del sì al referendum sulle nozze gay nello stato di Washington. Grazie a questa donazione, una delle più generose registrate finora, i promotori del referendum hanno visto raddoppiare la cifra a disposizione per sostenere la causa. Secondo quanto dichiarato al New York Times da alcuni attivisti, il gesto di Bezos potrebbe rivelarsi decisivo, e aumentare di molto le possibilità di vittoria. "Una coppia sposata sta mandando il forte messaggio che il matrimonio è considerato una fondamentale questione di uguaglianza e giustizia" ha commentato nel corso di un’intervista Zach Silk, alla guida della campagna "Washington United for Marriage". Come nota il New York Times, Bezos si pone così in cima alla lista dei facoltosi eterossessuali che scelgono di finanziare la battaglia per la parità dei diritti, ruolo un tempo giocato principalmente da omosessuali.
Oltre ad Amazon, altre grandi aziende con quartier generale nello stato di Washington, come Microsoft e Starbucks, hanno voluto schierarsi dalla parte delle nozze gay. Lo scorso gennaio, insieme ad altri giganti dell’economia americana, tra cui Nike, hanno firmato un appello rivolto al governatore democratico dello stato, Chris Gregoire, sostenendo l’impossibilità di assumere i talenti migliori se discriminati dalla legge a livello sessuale. Se il sì alle nozze gay dovesse passare al referendum di novembre, Washington potrebbe diventare il settimo stato americanoa permettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anche se gli Stati Uniti continuano a dividersi sull’argomento. Lo scorso maggio, contro ogni previsione, la stessa legge non è passata in Colorado, mentre proprio in seguito ad un referendum, la legge è stata abolita in California quattro anni fa.
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