Il 25 Aprile del 1945 Milano e molte altre città del Nord Italia venivano liberate dalle forze nazi-fasciste, grazie alla lotta partigiana e all’aiuto delle forze militari alleate. Celebriamo oggi quella giornata, con la coscienza di come il Fascismo sia ancora tra noi, ogni giorno, con la sua volontà di potenza e la sua paranoica ossessione di decidere sui nostri corpi e sulle nostre vite.
La torsione della democrazia messa in atto da molte destre europee vede nel nostro paese la più preoccupante delle derive autoritarie: il tracollo della democrazia in Italia porterebbe l’intera Europa, nuovamente, sull’orlo del precipizio. Ancora una volta è l’Italia la maggiore preoccupazione di una possibile deriva anti-democratica. Questo perché, nel dopoguerra dal ’45 in poi, i nostri padri costituenti hanno voluto far sedere al tavolo della democrazia quegli stessi fascisti che avevano portato il nostro popolo all’immane tragedia della guerra e dell’olocausto. Quei fascisti si sono man mano ricostituiti in nuove forme organizzative neo-fasciste, tollerate dal sistema democratico con lo spirito di mantenerli nell’arco costituzionale e all’interno di un sistema parlamentare. Nei decenni, quegli eredi sono arrivati ad eleggere a seconda carica dello Stato un uomo che inneggia al Duce. Quegli eredi oggi siedono alla guida democratica (per ora) della Nazione e non vogliono proclamarsi anti-fascisti. Delle due, l’una: o sei fascista, o sei anti-fascista.
Il Governo di Giorgia Meloni, con la sua maggioranza composta da Fratelli d’Italia, Lega Salvini e Forza Italia, sta opprimendo con particolare accanimento la popolazione LGBTIAQ+. Dalla persecuzione alle famiglie omogenitoriali alle incursioni contro la farmacologia che aiuta le giovani persone transgender e gender non conforming alla criminalizzazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, il progetto oscurantista di questa destra non è così lontano dalle oppressioni fasciste che hanno segnato il momento più buio della nostra storia. Le preoccupazioni per lo smantellamento della democrazia costituzionale messo in atto dall’estrema destra italiana riguarda anche il rapporto tra i poteri dello stato, la conformazione delle istituzioni, la censura del dissenso nel dibattito pubblico, l’occupazione dei ruoli decisionali nel funzionamento dello Stato.
L’Italia è nuovamente su un piano inclinato, ma anche questa volta non ci arrenderemo. Come ogni giorno della nostra vita, restiamo qui a lottare per noi e per tuttə. Non ci fermeremo, non ci fermeranno.
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