Un vento gay ha travolto il mondo dei reality show nella tv americana. Ben due trasmissioni incentrate su protagonisti omosessuali hanno conquistato il pubblico di tutti gli orientamenti, sbaragliando ogni record di audience, e si preparano a essere esportate anche in altri paesi. Chissà che non arrivino anche in Italia… Ma vediamo come si svolgevano questi frocissimi Grandi Fratelli.
Il primo, andato in onda sulla tv americana Bravo, si chiamava “Queer eye for the straight guy“, letteralmente “Uno sguardo frocio sul ragazzo etero”, e ha debuttato il 15 luglio scorso: cinque uomini gay, esperti in campi come la moda, l’arredamento, la cultura e la culinaria, devono darsi da fare con le proprie capacità per rendere più appetibile e affascinante un maschio etero. Come è facile capire, si tratta di un lavoro duro, ma bisogna pure che qualcuno lo faccia… Ed è certamente divertente osservare i membri del cast Ted Allen, Kyan Douglas, Thom Filicia, Carson Kressley e Jai Rodriguez, conosciuti ormai come i Fab Five, che realizzano le loro magie.
Occorre dire che questi uomini sono davvero degli operatori di miracoli. E se non ne foste convinti, alla fine del primo episodio avreste messo da parte ogni dubbio. Per dirla in maniera gentile, sono davvero adatti a svolgere il lavoro che sono chiamati a fare, e lo si vede mentre cercano di dare a un grezzissimo tecnico di palcoscenico di nome Brian “Butch” Schepel, un rimodellamento totale. Lo scopo della squadra è di far in modo che Butch sembri gradevole (in un solo giorno, attenzione!) per il vernissage che si terrà la sera stessa. Contemporaneamente, devono trasformare il suo sudicio appartamento da scapolo in una casa accogliente, e aiutare a organizzare l’evento serale, durante il quale per la prima volta Butch vedrà il suo lavoro artistico mostrato in pubblico.
All’inizio di “Queer eye for the straight guy”, vediamo i Fab Five ammucchiati nel loro camioncino nero (un veicolo decisamente macho) che si dirigono verso l’appartamento di Butch a New York. Per strada, apprendono tutti i retroscena che riguardano il loro cliente. A un certo punto, il mago della moda Carvant guarda una foto di Butch, un omone grosso coi capelli lunghi, e sbotta: «Non ho mai visto un look come questo dall’ultimo International Leatherman Festival di Chicago».
Quando arrivano nel suo appartamento, i cinque finalmente possono osservare dal vero Butch (in foto, prima e dopo la “cura”) e il suo appartamento, e non perdono occasione per criticare ogni cosa capiti loro sotto gli occhi. Dopo aver completato la valutazione, Carson e il guru del look Kyan, portano Butch a comprare qualche vestito nuovo e a tagliarsi i capelli. Visitano anche un posto chiamato Hollywood Tans, in cui Butch si spoglia fino a rimanere in calzini e si prende una bella abbronzatura lampo.
Mentre Carson e Kyan si danno da fare con Butch, l’esperto di cultura Jai compone una brochure per la mostra d’arte di Butch, mentre il conoscitore di vino e pietanze prelibate Ted compra il necessario per preparare degli spuntini per la serata e il maestro del design Thom affronta l’impresa titanica legata alla ristrutturazione dell’appartamento.
Alla fine della trasmissione, Butch ha una splendida nuova immagine. Il cambiamento è incredibile, ma ciononostante i Fab Five sono riusciti a conferirgli un aspetto confacente con la sua personalità, e che egli potrebbe anche essere in grado di mantenere per conto suo. Nel frattempo, il suo appartamento si è trasformato in uno spazio alla moda, funzionale, che si adatta al suo stile di vita. Tutto è molto notevole e di ispirazione.
Ci sono molti show di successo nella tv americana che parlano di cambiare il proprio aspetto, un po’ come da noi il “Brutto Anatroccolo”, ma “Queer eye for the straight guy” è una versione veramente fresca e innovativa. E non solo perché ha a che fare con il mondo gay, o per il fatto che si tratta di argomenti vari che vanno dalla moda al cibo. Il vero punto forte della trasmissione è stato il cast: Ted, Kyan, Thom, Carson, e Jai sono affascinanti, simpatici, vivaci, e sembrano divertirsi veramente ad aiutare a cambiare stile quegli etero che non si scompongono farsi manipolare da un gruppo di uomini.
Il secondo show in questione, anch’esso andato in onda su Bravo, si chiamava “Boy meets boy“, e viene presentato come il primo reality show gay della televisione, ma molti partecipanti non sono dichiarati. In realtà, molti sono etero.
Confusi? Spieghiamoci meglio: “Boy meets boy”, la cui prima puntata è andata in onda il 29 luglio scorso, presenta un bel 32enne responsabile delle risorse umane di nome James (foto sotto) che cerca un potenziale compagno in un bacino di 15 uomini. Ma c’è un cavillo di cui James è inizialmente all’oscuro, e che viene svelato ai telespettatori nella prima puntata, ed è che non tutti i candidati sono gay; alcuni di loro sono etero che fingono di essere gay.
Il produttore di “Boy meets boy” sostiene che mettere James nella situazione in cui viene inconsapevolmente corteggiato da gay e etero «permette molte occasioni di indagine sociale che sfidano le nozioni preconcette di ciò che viene considerato un comportamento gay o etero». Ma è chiaro che si tratta di una trasmissione televisiva e non di una indagine sociologica, e quello che se ne ricava non è certo una importante lezione di vita su quanto gli omosessuali e gli eterosessuali possano avere in comune. A parte ciò, “Boy meets boy” è divertente e ha conquistato un vasto pubblico. L’azione si svolge in una casa situata a Palm Spring, in cui James può incontrare i suoi 15 pretendenti presentati dal padrone di casa Dani Behr. Tra questi, c’è Jason, un militare che parla con voce sommessa, Sean, un artista che si prodiga in un baciamano con Jason al loro primo incontro, e Dan, un attore biondo e impertinente.
Dopo le presentazioni, nella prima puntata James invita i ragazzi a partecipare ad alcuni stupidi giochini sul bordo della piscina. «Se potessi scegliere solo un genere di musica da ascoltare per il resto della vita, quale sceglieresti?» ecco come apre la conversazione James con un gruppo di uomini. E a un altro gruppo chiede: «Se fossi su un’isola deserta, che cosa vorresti veder arrivare sulla riva?»
Lo show prevede che, con giochetti di questo livello, in ogni puntata James elimini tre persone, il cui orientamento sessuale viene rivelato al momento dell’eliminazione. Alla fine dello show, se la persona scelta da James è un gay, i due vincono una vacanza da sogno in Nuova Zelanda e James becca un premio da 25.000 dollari. Se sceglierà un etero, sarà l’etero a prendersi i 25.000 dollari, mentre James verrà spedito in vacanza con un amico. Magra consolazione.
Ora che la trasmissione è terminata, possiamo svelarvi che “Boy meets boy”, dopo aver battuto ogni record di ascolti, è finita bene. Alla fine, si sono trovati faccia a faccia un pretendente etero e due pretendenti gay, ma la scelta di James è caduta su un omosessuale, Wes, animatore della comunità gay di San Diego (nella foto, i due neo-fidanzati). Appena usciti dalla casa, questa nuova coppia gay della tv-verità ha cominciato a rilasciare interviste: la loro unione non è una messa in scena, dicono, e Wes si trasferirà a Los Angeles per vivere con James. E’ il caso di dire, e vissero felici e contenti…
di Sirio Belli
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