Un sondaggio Ipsos pubblicato per il Pride Month e condotto in 30 nazioni del Mondo ha certificato che il 7% degli italiani si identifica come LGB+. Un +2% rispetto al 5% del 2021. Ampliando la ricerca alle persone transgender, non-binarie e genderfluid. il totale medio arriva al 9%. Praticamente un italiano su 10.
Ponendo il nostro sguardo sui 30 Paesi interessati, il 3% degli adulti si è identificato come gay o lesbica, il 4% come bisessuale, l’1% come pansessuale o omnisessuale e l’1% come asessuato. I membri della generazione Z (ovvero i nati dal 1997 in poi) hanno il doppio delle probabilità dei Millenials (nati tra il 1981 e il 1996) e il quadruplo delle probabilità dei membri della generazione X o dei baby boomer (nati dal 1980 in giù) di identificarsi come omosessuali, bisessuali, pansessuali/ omnisessuale o asessuali.
In Italia il 2% si è definito omosessuale, il 3% bisessuale, l’1% pansessuali / omnisessuale e l’1% asessuato. C’è poi un 4% che si è definitə transgender/genderfluid/non-binario. Complessivamente, come detto, siamo al 9% di autoidentificazione LGBTQIA+.
La Spagna è il Paese in cui è più probabile che gli intervistati dichiarino di essere gay o lesbiche (6%), mentre Brasile e Paesi Bassi sono i Paesi con la maggior percentuale di bisessuali (7% entrambi). Il Giappone è il Paese in cui è meno probabile che si identifichino come gay o lesbica (meno dell’1%) o come bisessuale (1%). A livello globale, l’1% si descrive come transgender, l’1% come non binario, non conforme al genere o fluido di genere e l’1% come nessuno dei due, ma diversamente da maschio o femmina. Complessivamente, la quota media della popolazione LGB+ autoidentificata è dell’8%, con il picco del Brasile al 14% e il punto più basso di Perù e Giappone fermi al 4%.
Tornando all’Italia, ben il 61% si è detto favorevole al matrimonio egualitario, con la Turchia unico Paese dei 30 dove la maggioranza si è detta contraria. Nel 2021 in Italia il picco di favorevoli aveva toccato il 63%. Anche sul fronte adozioni per le coppie LGBT+ la maggioranza degli italiani si è detta a favore, arrivando al 64%, con un +5% rispetto al 2021.
Per questo sondaggio, Ipsos ha intervistato un totale di 22.514 adulti in 30 Paesi.
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