“Sono stanco di dare il massimo e vivere questa doppia vita. È esasperante, qualcosa che non vorrei che qualcun altro vivesse”. Con queste parole Joshua Cavallo, 21enne terzino sinistro / centrocampista centrale dell’Adelaide United, in Australia, è diventato il primo calciatore in attività a dichiarare la propria omosessualità. Una pagina di storia scritta via social, con un video pubblicato su Instagram e presto diventato virale.
Mi sono sempre nascosto perché mi vergognavo di non poter fare ciò che amavo ed essere gay allo stesso tempo. Nascondere chi sono davvero per continuare a inseguire il sogno che ho sin da bambino. Tutto ciò che volevo era giocare a calcio ed essere trattato come gli altri. Pensavo che le persone mi avrebbero visto in modo diverso dopo aver saputo questa cosa, che mi avrebbero trattato male o preso in giro, ma non è stato così. Le reazioni e il sostegno che ho ricevuto sono stati incredibili, mi sono chiesto perché mi sono nascosto così a lungo. Vorrei ispirare e mostrare che va bene essere sé stessi e giocare a calcio, che va bene essere gay e fare il calciatore. Non siate spaventati, siate voi stessi. Io sono felice di far conoscere il vero Josh Cavallo.
Il coming out di Joshua ha presto fatto il giro del mondo. Complimenti sono arrivati da Gerard Piqué, stella del Barcellona e della Spagna: “Il mondo del calcio è ancora molto indietro e tu ci stai aiutando a farlo progredire”. Era dai tempi di Justin Fashanu, primo giocatore professionista a dichiararsi pubblicamente gay, che non si assisteva al coming out di un calciatore professionista ancora in attività. Fashanu, travolto dall’omotransfobia, si suicidò nel 1998, 8 anni dopo il coming out.
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