Marco Mura, 27enne regista di Sassari, ha seguito venti cristiani LGBT in cammino lungo la via Francigena per raggiungere Roma.
Sono loro i protagonisti del documentario La Stessa Strada, opera prima del giovane videomaker sardo che ci offre un’intensa testimonianza su quanti cercano di coniugare la loro fede con il proprio orientamento omosessuale. Un viaggio intimo e solare attraverso le vite di quei cristiani LGBT che sentono di voler restare nella loro Chiesa, nonostante le difficoltà che vivono.
Nel loro cammino, sullo sfondo degli antichi borghi e degli splendidi paesaggi toscani e laziali, questi novelli pellegrini vedranno crescere la loro reciproca amicizia, troveranno molte porte aperte, vivranno qualche dolorosa chiusura e saranno affiancati da alcuni eccezionali compagni di viaggio, tra cui alcuni sacerdoti. Sino al loro arrivo in Vaticano dove, a sorpresa, riceveranno il saluto da una persona speciale: Papa Francesco.
Se cruccio del pellegrino è quello di selezionare l’essenziale per rendere leggero il proprio zaino, dal documentario emerge con forza il bisogno di verificare se qualcosa possa rendere più agevole e sereno il comune dialogo della Chiesa con le persone Lgbt. Del magistero di Papa Francesco questi pellegrini sembrano cogliere in particolare quell’invito ad andare, a mettersi in cammino giorno dopo giorno.
Mura, che ha scoperto l’esistenza di questo gruppo cristiano LGBT grazie al compagno Davide, ha caricato l’intero documentario, poco più lungo di un’ora, su Youtube. A voi la visione.
Non riuscirò mai a capire come possa un essere dotato d’intelligenza abbracciare una religione. Tanto meno riuscirò mai a capire come un omosessuale possa professarsi cattolico. Masochismo.