Lily-Rose Depp, figlia di Johnny Depp, mesi fa aveva supportato (e continua a farlo) i diritti LGBT con una campagna pubblicitaria e, in occasione di ciò, si definì apertamente “sexually fluid“, scatenando l’interesse dei media.
A proposito di questo coming out, Lily-Rose Depp tiene a precisare che, di fatto, quello non dev’essere preso come coming out proprio perchè la sessualità fluida non presuppone altro che la possibilità più ampia di scelta e di non classificazione sessuale.
Tutto questo parlare e lucrare sul coming out non piace proprio a Lily-Rose Depp, che dichiara:
Tutto è stato mal costruito. Un sacco di persone hanno pensato fosse un coming out, ma non era quello che stava succedendo. Ho dichiarato la mia sessualità fluida proprio per far passare il messaggio che non occorre definire la propria sessualità se essa non è definita. Oggi giorno molti ragazzi/e non definiscono la loro sessualità, e lo trovo fantastico. Non ci dev’essere pressione, non ci si deve definire per forza perchè nulla è scritto sulla pietra, tutto potrebbe cambiare.
Ovviamente la gente mal comprende o vuole ricamarci e ora sono definita come “gay” quando non era quello che intendevo dire. Non che ci sia qualcosa di male, affatto! Ma quello che ho detto non è che sono lesbica, ma che non mi sento nè eterosessuale, nè gay: sono libera e aperta ad innamorarmi di chiunque mi colpisca, uomo o donna che sia, quindi non voglio definirmi sessualmente e aderire ad un’etichetta!
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