Lucky Love è l’artista che ancora non conoscete, ma dovreste recuperare alla velocità della luce.
Classe 1993 e made-in-France, il suo vero nome è Luc Bruyère.
Dopo essersi sposato qualche anno fa, lui e suo marito hanno scelto di rinominarsi entrambi Love, come segno di gratitudine e speranza per l’amore trovato.
Privato del braccio sinistro sin dalla nascita, per Bruyère avere un corpo diverso dalla norma comune non è mai stato un deterrente.
Al contrario, l’arte ha assunto un ruolo centrale, in ogni sua forma: lezioni di danza a 5 anni, visual art e scultura in Belgio a 15, e diverse comparsate come attore (tra queste il pluripremiato La Vita di Adele nel 2013) fino all’incontro con la casa discografica Belem Music.
Cantautore, attore teatrale, modello, sceneggiatore, autore, regista, ballerino di pole dancing, oggi Lucky Love è un’artista multidisciplinare pronto a rilasciare il suo debut album (in arrivo nel 2023) e molto di più.
Cresciuto a ritmo di Edith Piaf e musica elettronica, e ispirato da mostri sacri come James Blake, Michael Jackson e Lady Gaga, Luc vuole sovvertire le regole della musica pop e utilizzare il medium artistico per dare voce a chi non ce l’ha.
Nel video di Love, una focosa limonata tra gli scaffali del supermercato diventa parabola di quei sentimenti che nascono nei luoghi più improbabili, come le campagne del Tennesse. Un tentativo di portare l’amore gay ovunque, con tutto il romanticismo che merita: “Mostrare la mia identità in modo insolente è il mio modo per rispondere alla discriminazione” spiega a Metal Magazine. Se YouTube censura il video ai minori di 18 anni per ‘contenuti inapppropriati’, la canzone (insieme all’altro singolo Paradise) supera i 100k streams.
Nel 2022 colpisce al cuore con ‘Masculinity’, brano dove grida in faccia a quel macismo claustrofobico e (ri)definisce le regole di genere chiedendoci: cosa significa essere maschi nel 2023?
“Nella mia esperienza, gli standard della mascolinità sono sempre stati molto ristretti. Non riuscivo a rivedermici” spiega in un’intervista con Wonderland Magazine “In quanto artista, penso sia primordiale essere testimone della tua epoca. È per questo che mi ha così emozionato a ricevere tutte quelle reazioni alla canzone”.
Nell’inquietante video – girato insieme al regista Jordan I. Cardoso e il direttore della fotografia Christopher Ripley – Bruyère scappa da una clinica per ‘correggere’ la mascolinità, balla e oscilla tra look e movenze diverse, in una danza dove femminile e maschile non riescono più a restare due mondi separati e sparisce ogni convenzione.
“Chi ti ha dato il diritto di decidere le regole?” chiede nel pre-ritornello, per poi continuare senza freni: “Dimmi, cammino come un ragazzo? Parlo come un ragazzo? Sto in piedi come un ragazzo? Scusa, tesoro, continuo a chiederti, bacio come un ragazzo? Dovrei sputare come un ragazzo? Potrei sc*pare altri ragazzi?”
Arrivano anche il documentario Lucky, presentato al Tribeca Film Festival nel 2022, e le sfilate per Yves Saint Laurent Beauty e alla Milano Fashion Week insieme a Philosophy.
La commistione tra musica e moda è stata per Lucky Love l’occasione per dare spazio a quei corpi che sulle passerelle fino a qualche anno fa non erano minimamente contemplati: “È il leitmotiv per me, tutta l’umanità dovrebbe far parte di queste campagne, e ogni tipo di bellezza ha il suo posto nell’industria” spiega menzionando le sue incredibili collaborazioni con Mario Testino, Tim Walker, e Craig McDean.
Ma che sia musica, cinema, o moda il potere politico di Lucky Love non è mai intriso di ‘rabbia’. Al contrario, è accompagnato da una vulnerabilità limpida e brutalmente intima, restituendo umanità ad ogni soggetto coinvolto.
Come fosse seduta di terapia a ritmo electro-pop: “L’importante è per me non feticizzare la nostra comunità ma normalizzarla” spiega a Wonderland Magazine “Il mio grande obiettivo è vivere tutti assieme in armonia: gay, etero, cis, o trans. Siamo tutt* umani alla fine”.co
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