“Parole da evitare, nuove polemiche“. Da qualche tempo, una delle rubriche di Mattino Cinque, programma del daytime di Canale Cinque, si occupa di linguaggio e delle critiche che spesso vecchie e nuove parole si attraggono. Si sa, la comunicazione verbale è materia fluida, muta con il tempo, ma più di qualcuno fa fatica a comprendere questo semplice fondamento della linguistica. Tra conservatori e progressisti, lo scontro è sempre accesissimo.
Nella puntata di oggi, martedì 16 marzo 2021, a finire sotto i riflettori la pratica sempre più diffusa in Europa di sostituire le denominazioni di “madre” e “padre” con quella di “genitore“. Un termine più generico, che non implica legami di genere. La discussione, coordinata dal conduttore Francesco Vecchi, si è ben presto spostata però sul concetto divisivo di normalità. Parlando di coppie eterosessuali, il giornalista di Mattino Cinque ha infatti affiancato l’aggettivo “normale”, di fatto classificando come “non-normali” tutte le altre:
La parola “normale” implica un concetto di frequenza statistica. “Normale”, ovvero “il caso più frequente”, non è offensivo. Dal punto di vista del signfiicato, siccome le coppie di madri e padri sono molto più frequenti, quello è normale. È un fatto statistico. Ti senti offeso? Sei tu che non conosci la parola “normale”.
La domanda, inserita nel testo come retorica, in realtà è stata posta dalla giornalista Annarita Briganti, che ha invece evidenziato con determinazione la natura mutevole della normalità e l’impianto discriminatorio di alcune espressioni linguistiche della lingua italiana.
E proprio perché di glossario si discute, a dovere di cronaca, la “normalità” prescinde secondo le definizioni del dizionario da qualunque concetto legato alla statistica. Dal latino normalis, ovvero “perpendicolare”, l’aggettivo “normale “è strettamente connesso al sostantivo “norma”. Una regolarità ordinata non dal numero, ma dalla consuetudine. Ci saranno meno famiglie arcobaleno in Italia rispetto a quelle riconosciute storicamente, ma è ormai conforme alla norma che queste esistano. È normale che si festeggi la Festa della Liberazione il 25 aprile, anche se avviene in un giorno su 365; sarebbe anormale che si celebrasse a metà ottobre. Dai che è facile!
Mi segnalano questa discussione a #Mattino5: per il conduttore e l'ospite in studio le coppie madre-padre sono "normali", perché più numerose. L'ospite in collegamento invece sostiene che quella parola andrebbe evitata per evitare di ferire altre coppie.
Voi come la pensate? https://t.co/mWdI7YjNUl
— Trash Italiano (@trash_italiano) March 16, 2021
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