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Mahmood, la capsule collection per il MOIGE e le polemiche social: cos’è successo?

Il cantautore supporta il Movimento Italiano Genitori con una linea di abbigliamento e desta l’indignazione del web.

Mahmood, la capsule collection per il MOIGE e le polemiche social: cos'è successo? - mahmood - Gay.it
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In periferia fa molto caldo, ma anche sul web il clima è tutt’altro che natalizio. Mahmood è tornato al centro delle discussioni sui social per il nuovo progetto che lo vede protagonista. Un nuovo album? Una linea di biscotti? No, una capsule collection in collaborazione con YOOX, nata per sostenere l’impegno del Movimento Italiano Genitori, il discussissimo MOIGE. L’associazione, nata per la salvaguardia dei più piccoli, finisce spesso sotto le luci dei riflettori per le sue posizioni intransigenti (per non dire puritane) verso alcuni temi e discussioni, portati in risalto dalla televisione, dalla letteratura e dalla musica. Nemico numero uno? La comunità LGBTQ+.

Ricordate, ad esempio, quando il MOIGE supportò l’imprenditore Guido Barilla, che nel corso di una puntata de La zanzara di Radio24 affermò che non avrebbero realizzato “spot con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale?” All’epoca, nel 2013, il Movimento Italiano Genitori si affrettò ad offrire solidarietà all’uomo:

Apprezziamo la scelta di comunicare il prodotto con la famiglia naturale e, come Costituzione indica, valorizzando il ruolo della donna­-madre in casa. […] Fa piacere che una grande realtà come Barilla confermi la scelta comunicativa di parlare alla famiglia naturale composta da mamma, papà e bambini.

Se nel 2002 si indignava per un bacio gay in un episodio di Dawson’s Creek, in onda nel pomeriggio di Italia 1, molte le segnalazioni censorie negli anni nei confronti degli anime come Sailor Moon, Lady Oscar e i Pokémon. I mostriciattoli tanto amati e citati dallo stesso Mahmood, sempre nel mirino del MOIGE, dalle prime serie dei cartoni animati fino al boom di qualche estate fa grazie all’app di Pokémon Go. Una tagliola costantemente sul chi va là, pronta a scattare in nome della tutela dei bambini, che il cantuatore di Gratosoglio sta contribuendo a mantenere ben oleata. Come? Con una linea di abbigliamento i cui proventi supporteranno una delle campagne dell’ONLUS contro il bullismo. Tema nobilissimo, rilanciato dalla viva voce di chi, appena due anni fa, vantava fra i testimonial Guillermo Mariotto.

Intervistato per il lancio della capsule, nell’ambito della YOOX Holiday Beats, Mahmood ha spiegato il motivo che l0 ha spinto a scegliere MOIGE come charity partner:

Ho scelto di lavorare con il MOIGE perché loro si occupano della tematica del bullismo, che mi sta molto a cuore. Ne siamo un po’ tutti testimoni, mi piace il modo con cui MOIGE tratta questo tema.

Nonostante non abbia mai voluto spendersi pubblicamente in questioni di carattere sociale, dalla vittoria a Sanremo nel 2019 Mahmood è sempre stato visto come il simbolo della rivalsa del contemporaneo. Il fancy all’Ariston, le mega-produzioni, l’italianità di seconda generazione, il successo internazionale. La persona giusta, con la musica giusta e nel momento giusto, quando in Italia il dibattito sull’integrazione è materia di dibattito politico. Poi le dichiarazioni controverse sul coming out come gesto retrogrado dello scorso anno, e ora l’appoggio al MOIGE (che accetta come partner un artista che in un solo verso usa il verbo “sputtanare” e “caz*o”!), e indirettamente alle sue crociate gender. Passate, presenti e future.

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