E’ a Roma per impegni di lavoro, Manila Gorio, la transessuale assorta agli onori delle cronache per essere stata coinvolta nelle vicende delle feste di Berlusconi a Palazzo Grazioli. Lei però, è una professionista della comunicazione: da tempo, infatti, conduce una trasmissione televisiva di successo in onda su un’emittente pugliese.
Gli impegni romani, però, si sono protratti più a lungo del previsto e Manila si è vista costretta a cambiare hotel.
"Il mio assistente è andato in cerca di un alloggio dovep otermi spostare per i giorni che rimanevano – racconta la conduttrice a Gay.it – ed è arrivato in questo albergo vicino alla stazione, l’Hotel Bergamo. Subito alla reception gli hanno confermato la disponibilità di una camera e mi ha chiamata per raggiungerlo con i bagagli". Ma una brutta sorpresa ttendeva Manila una volta in albergo. "Non appena sono arrivata – continua – non ho fatto in tempo a togliermi gli occhiali da sole che subito il ragazzo alla reception mi dice ‘No no, lei è un transessuale travestito, qui non ci può stare. La camera non gliela do: se lo scopre il capo si arrabbia’. Non potevo credere alle mie orecchie".
Manila, sconvolta, reagisce all’atteggiamento del ragazzo. "Gli ho subito detto che non poteva permettersi di discriminarmi in questo modo solo perché sono una trans. Gli ho fatto notare che sono una conduttrice televisiva, non una delinquente e che lui mi stava trattando in questo modo assurdo perché sono trans. Poi ho cercato di parlare con lui, chiedendogli, quanto meno, di lasciarmi la camera per una notte. Lui però ha replicato che non era possibile e che, comunque, l’indomani mattina mi avrebbe cacciata il suo capo". In lacrime e sotto shock, Manila si rivolge alla polizia di via Gioberti. "Gli agenti sono stati gentilissimi, mi hanno anche trovato un altro alloggio – racconta – e mi hanno garantito che avrebbero indagato sulla vicenda. Io, intanto, ho sporto querela contro l’albergo per il trattamento che mi hanno riservato".
E in giorni in cui gli episodi, a volte gravissimi, di omofobia stanno tenendo banco sulle cronache romane, il caso acquisisce ancora più rilievo. "Sono una che va oltre le discriminazioni, di solito, ma questa volta è stato davvero troppo – sottolinea Manila Gorio -. Credo che sia giusto che questo fatto si sappia. Ho pensato a tutte le ragazze trans, a tutti i gay e le lesbiche che subiscono discriminazioni di questo genere quotidianamente e che non hanno voce per denunciarle e farle conoscere a tutti e mi sono detta che io che potevo, avevo il dovere di farlo".
Intanto la polizia indaga sull’accaduto e dovrebbe acquisire a breve i video delle telecamere di sorveglianza interne all’hotel per verificare la dinamica dei fatti.
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