Mauro Rossiello è uno dei tik toker queer più seguiti sulla piattaforma social ed entertainment cinese, con ben 1 milione e mezzo di follower. I suoi “bebee” hanno creato una community di follower affezionatissima che seguono i suoi tutorial di make up art super creativi e coinvolgenti.
Qualche settimana fa è stato diffuso senza il suo permesso un video in cui era ripreso in atti intimi: un gesto gravissimo e soprattutto un reato penale.
Purtroppo il video è divenuto virale, generando addirittura un hashtag di tendenza #cosaèsuccessoamaurorossiello.
Sappiamo bene come queste vicende possano portare a vere e proprie tragedie provocate dallo stigma e dal bullismo online conseguenti alla diffusione di video intimi, come nel caso di Tiziana Cantone, che finì per suicidarsi in seguito alla gravissima depressione e alla vera e propria persecuzione provocata dalla diffusione di un suo video privato.
L’aspetto positivo è stata la reazione di moltissimi utenti che hanno invitato a non guardare il video e ricordato come la diffusione di materiale privato sia un reato, cercando di vincere la morbosità e la viralità inevitabilmente generate da quanto accaduto.
Molte le prese di posizione, che fanno ben sperare nella consapevolezza e nell’etica dei nativi digitali per i quali TikTok è il media di riferimento (vedi quest’altra notizia, a proposito di TikTok e omobitransfobia).
Lo stesso Mauro ha deciso di affrontare in un video la questione, con grande coraggio, spiegandosi così:
I primi giorni non nego che ci sia rimasto malissimo… Ma siccome sono una persona FORTE, ho pensato che è successo anche alla Kim K e a tante altre, e poi sono diventate milionarie, quindi FU*K!
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