Venerdì 23 giugno, a Milano, si presenterà il libro di Daniela Danna Fare un figlio per altri è giusto (FALSO!) e cominciano a fioccare le polemiche.
L’evento anti-Gpa è stato infatti ufficialmente inserito all’interno del cartellone della Pride Week, la settimana di appuntamenti che da sabato 17 affronta e affronterà varie tematiche legate al mondo LGBT prima della parata di sabato 24. Sulla pagina di Arcilesbica Milano, organizzatrice dell’incontro, leggiamo: “Intendiamo essere presenti con la nostra riflessione di lesbiche critiche rispetto ai desideri di omologazione e sfruttamento neo-liberale organizzando un dibattito sulla Gpa o utero in affitto”.
https://www.gay.it/donne/news/arcilesbica-frattura-interna-su-gpa-in-vista-dei-pride
Famiglie Arcobaleno, attraverso un comunicato, ha già preso le distanze: “Siamo da sempre disponibili a partecipare a confronti in cui siano ravvisabili presupposti di equilibrio e di rispetto tra le parti. In questo caso, come si evince dal testo dell’invito, si continua a confondere il termine gestazione per altri con utero in affitto, termine che altro non è se non una cattiva abitudine comunicativa, utilizzata strumentalmente”.
E ancora: “Non ci siamo mai sottratti al confronto, ad una condizione. Che non vi sia la probabile aspettativa di ricevere offese (verbali e non, pubbliche e non) nei nostri confronti e dei nostri figli come invece purtroppo è già accaduto, anche durante il Milano Pride dello scorso anno”. Durante l’edizione dello scorso anno, infatti, un gruppo di attiviste contrarie alla maternità surrogata espose, davanti alla fiumana di famiglie omogenitoriali, un cartello con su scritto “Vendola comprola”.
Milano Pride, nella figura di Giacomo Colombo, coordinatore del Coordinamento Arcobaleno, tiene a specificare che il Milano Pride è inclusivo e che, al momento, non è raffigurabile alcun motivo concreto per escludere l’evento dal circuito degli appuntamenti pre-Pride. “Consentire a Daniela Danna, che è un’attivista storica, di dire la sua non significa certo non avere alcun controllo sulla Pride Week”.
A pochi giorni dalla manifestazione, dunque, tutti uniti sotto lo stesso cielo: le famiglie omogenitoriali, che rivendicano la propria esistenza, e chi questa esistenza la nega, auspicando l’istituzione del reato universale contro la Gpa.
È inclusivo includere istanze non inclusive? Ai posteri l’ardua sentenza.