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Subisco mobbing sul lavoro, perché lesbica e perché donna. Che posso fare?

Una nostra lettrice, che vuole rimanere anonima, è in grave difficoltà. Ma non deve rimanere zitta.

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Preferirei non rivelare la mia identità. sono una ragazza lesbica di 29 anni e lavoro per un grande marchio del retail alimentari in provincia di milano. ebbene da ormai svariati mesi sono costretta a subire prese in giro e mobbing di colleghi e del mio capo reparto, frecciatine sull’essere gay e sul mio aspetto, discriminazione quando siamo in pausa, sono scesa addirittura di livello, prima ero vice responsabile reparto e ora sono tornata a mettere in ordine gli scaffali, con conseguente calo di stipendio. Tutto questo perché vengo doppiamente emarginata perché donna e perché lesbica. ci sono gli estremi per una denuncia? come posso agire? grazie per l’aiuto anticipatamente

Cara, mi dispiace molto leggere quello che hai scritto.

Sicuramente, da quanto riferisci, hai subito e stai subendo sul luogo di lavoro, per il tuo orientamento sessuale, un plurimo trattamento discriminatorio.

Il nostro ordinamento, fortunatamente, tutela tali situazioni. Pertanto, armarti di coraggio e fai valere i tuoi diritti rivolgendoti a un avvocato per intraprendere un iter legale. Ci sono gli estremi per farlo, considerate le vessazioni che stai subendo.

In bocca al lupo.

A cura dell’ Avv. Giuseppe Enrico Berti, dello studio legale Berti/Ginosa

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