Milano. Incontriamo Roberta, la finalista di "Amici" che fino all’ultimo si è battuta per la vittoria, negli studi della Sony, alla vigilia dell’uscita di "Non ho più paura", suo album di debutto. Il 18 luglio, infatti, SonyBmg pubblica il suo primo cd, contenente quattro brani inediti e due cover. Il primo singolo "Prendimi così", mette in risalto le calde sfumature soul della voce della cantante. Gli altri inediti sono: "L’ultima bugia", già presentato da Roberta ad Amici e "Non ho più paura". Il cd si completa con "Niente di più" e le cover che l’hanno portata alla finale della trasmissione: "Avrai" di Claudio Baglioni e "Why", un successo di Randy Crawford.
Ciao Roberta come stai?
Sono contentissima di quello che mi sta succedendo, anche se è un grande impegno, finché non le vivi certe cose non le capisci. Se prima ero pigra adesso sono sempre in giro, ma il gioco vale la candela, si dice così no?
Ai protagonisti di questa edizione di "Amici" è andata molto bene, sia tu sia Marco Carta avete realizzato subito album da solisti con delle major discografiche.
Infatti, è stata un’edizione molto fortunata, ed è stato un buon anno per i reality in genere, vedi anche X-Factor. Il perché non lo so, ma era ora che accadesse. Ad "Amici" ci sono stati tanti talenti, per tutte le discipline, molti purtroppo non hanno ancora fatto molto e avrebbero potuto. Vedi Karima che è bravissima. Per fortuna sono arrivata nell’anno giusto!
Hai fatto il cd con Fabrizio Palma che nei credits è indicato come vocal coach, ma questo appellativo non apparteneva a Luca Jurman?Fabrizio è il mio "maestro di canto", anche se vuol dire la stessa cosa, ma lui ci tiene a precisare questo, essendo una persona molto umile. Lui e Grazia di Michele sono per me come un padre e una madre ed entrambi molto umili.
"Vocal coach" non è umile quindi?Ma dai evitiamo le polemiche, Fabrizio è il mio maestro di canto, e che maestro! E poi ha collaborato anche nel disco di Marco Carta.
Jurman ti è ancora un po’ antipatico?
Ho smesso di sentirlo il 16 aprile.
I rapporti con Marco Carta invece come sono?
Siamo come cane e gatto, a volte ci becchiamo, a volte ci sorridiamo, ma gli voglio bene. Non è come con Marta, dove non c’è stima né amicizia. Marco ha i suoi difetti, come io ho i miei, ma è un bravo ragazzo. A volte, come me del resto, pecca un po’ di presunzione. Spero per lui il meglio possibile, abbiamo vissuto la finale ed essendo antagonisti ci siamo battuti, ed è normale la rivalità.
"Ti brucia" essere arrivata seconda?
Be’ chi non avrebbe voluto vincere 300.000 euro? Non siamo ipocriti, dico che avrei voluto vincere e assaporare il gusto della vittoria. Non è stato così, ma va bene lo stesso. Smorziamo un po’ i toni.
I tuoi colleghi preferiti, anche delle passate edizioni?
Ho un’adorazione per Antonino, e mi piace molto anche Giulia Ottonello. Poi anche Pasqualino che è bravissimo, non soltanto come cantante e lo adoro.
A proposito girava voce di una relazione tra di voi, ma non mi sembrava molto verosimile…
Infatti, è assolutamente irreale.
Con chi dei tuoi colleghi hai mantenuto un buon rapporto e con chi no?
Be’ con Marta non c’è verso, è nata così e morirà così. Ottimi rapporti con Susy e Francesco, ma vado d’accordo con tutti, a differenza di quello che si può pensare.
Durante il reality difficilmente vengono fuori storie sentimentali tra i protagonisti, c’è una sorta di censura oppure no?
A livello di storie è successo ben poco, a parte tra Marco e Valentina Mele all’inizio. In realtà dentro la scuola siamo concentrati su altro, e così stanchi che gli ormoni vanno letteralmente a riposo. Si vivono mesi molto intensi, ma quello che nasce è soprattutto amicizia.
Di molti dei tuoi colleghi si intuisce che potrebbero essere gay, ma anche questo nel programma non esce mai, c’è un motivo secondo te?
Ognuno deve essere se stesso, io penso questo. Poi c’è chi vuole farlo vedere, chi no, in qualcuno si vede di più, in altri meno. Non è sbagliato questo, piuttosto l’impostazione bigotta di questo paese che dovrebbe cambiare. Credo che però siamo sulla strada giusta. Tornando alla domanda, quello che si vede è, di più non posso dirti… io non lo so! (ride. ndr)
Se tu fossi gay lo dichiareresti?
Certo, il problema è che non lo sono! Comunque sia, la gente ha sempre da dire, qualsiasi cosa uno faccia. Ritengo che se uno si sente pronto e lo vuole, debba dirlo, altrimenti no. Non è una cosa obbligatoria. È una fatto personale che ognuno deve vedere con se stesso.
Forse molti tuoi colleghi maschietti non si dichiarano per non perdere il pubblico delle ragazzine?
Anche questo è vero. Si tratta di libero arbitrio, ognuno è libero di correre questo rischio, oppure no.
Matrimoni gay, favorevole o contraria?
Favorevole.
Adozioni?
Devo abituarmi all’idea, ma non la escludo. Dobbiamo pensare al bene del bambino. Per esempio credo che per quelli negli orfanotrofi sarebbe un bene. È comunque sbagliata la concezione di famiglia che c’è in Italia, ma questo è un argomento troppo grande per affrontarlo adesso, in realtà molto spesso dietro la facciata di famiglia normale ci sono un sacco di cose nascoste.
Sei credente?
Sì, non praticante purtroppo. Sono molto devota a Padre Pio che ha aiutato molto la mia famiglia.
Cosa pensi delle posizioni della Chiesa sui temi di cui parlavamo?Non le condivido, l’Italia purtroppo deve ancora svecchiarsi, questo processo doveva accadere già tanti anni fa, siamo proprio indietro. Pensa sarei favorevole anche ai matrimoni dei preti, credo risolverebbe tante cose.
Canteresti al Gay Pride?
Certo, sì, volentieri.
Progetti?
Sono in tour con i ragazzi di Amici, farò un radio tour promozionale del mio disco, e a settembre parteciperò insieme a Pasqualino, Susy e Marina al nuovo musical "Portami tante rose.it", con la partecipazione di Paolo Ruffini.
Un tuo messaggio ai nostri lettori?
Io non conoscevo il mondo gay, è una realtà un po’ particolare. Adesso che lo vivo un po’ ti dico che è un ambiente molto simpatico ed effervescente, anche se a volte c’è un po’ di "jenaggine"! Il mio messaggio è per tutti, gay e non: freedom, freedom, freedom! La vita è una e, nel rispetto degli altri, ognuno deve viverla come vuole!
di Francesco Belais
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