Da sempre considerata icona queer, fresca di ritorno in radio con un singolo trainato da Giuseppe Giofrè nel video ufficiale e più volte esplicita nel sostenere i diritti LGBTQIA+, Jennifer Lopez ha ceduto al fascino dei petrodollari che puzzano di omobitransfobia, andando incontro alle immancabili polemiche. Solo un mese fa apparsa in un locale gay di Los Angeles con tanto di sosia drag, J Lo si è esibita a Dubai, dove l’omosessualità è vietata, inaugurando un nuovo hotel di lusso. Tra gli ospiti star del calibro di Idris Elba, Naomi Campbell e Vanessa Hudgens. Secondo quanto riferito, Lopez sarebbe stata pagata circa 5 milioni di dollari per un brevissimo concerto.
Dubai ha alcune delle restrizioni più severe al mondo sui diritti LGBTQ+. L’omosessualità è illegale e l’attività sessuale tra persone dello stesso sesso è punibile con la reclusione di almeno sei mesi, mentre per le persone sposate è prevista la pena di morte. Anche per questo motivo l’attivista per i diritti LGBTQIA+ Peter Tatchell si è detto “molto rattristato che un’alleata LGBTQIA+ di lunga data come Jennifer Lopez abbia messo i soldi prima dei diritti umani”.
“La sua performance è collusa con l’omofobia, la misoginia e l’abuso generalizzato dei diritti umani perpetrato dal regime – questo non è il genere di cose che Jennifer Lopez sostiene. Non ci doveva andare”, ha aggiunto Tatchell al The Sun. “Il regime di Dubai la sta usando per proiettare un’immagine più liberale. È un esercizio cinico ed è vergognoso che lei lo accetti”.
Nel 2014 Jennifer Lopez vinse il GLAAD Vanguard Award, nel corso della 25esima edizione dei GLAAD Media Awards a Los Angeles. Nel suo discorso ringraziò i fan LGBTQIA+. Lo stesso anno si disse favorevole al matrimonio egualitario. Dopo la strage del 2016 al Pulse di Orlando, in Florida, J-Lo ha pubblicato una canzone tributo insieme a Lin-Manuel Miranda, “Love Make the World Go Round“, che ha raccolti fondi per le vittime della sparatoria.
Lo scorso anno Beyoncé ha dovuto affrontare critiche simili a quelle ricevute da Lopez, quando la popstar (in odore di album country) prese parte all’inaugurazione dell’hotel Atlantis The Royal di Dubai, intascando 24 milioni di dollari.
Un anno dopo, J Lo ha calato l’evitabile e discutibile bis.
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