In un momento in cui la lotta per i diritti della comunità LGBTQIA+ continua ad essere una sfida (vedi famiglie arcobaleno), anche e soprattutto per gli attacchi del governo Meloni, l’Onda Pride 2023 emerge come un movimento di importanza cruciale per la comunità queer italiana e per la società nel suo complesso.
I Pride dell’era Meloni assumono un significato particolare e, per questo, Gay.it ha deciso di dare voce a tutte le realtà che quest’anno scendono in piazza e per le strade, non solo per celebrare il proprio orgoglio, ma anche per trasformarsi in un simbolo politico di protesta e resistenza contro il clima di omofobia e transfobia che si è andato radicalizzandosi.
Il 27 maggio, la comunità LGBTQIA+ di Novara sfilerà per le strade della città. Abbiamo dato voce al Novara Pride 2023 grazie a Laura, del Comitato Novara Pride.
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Novara Pride 2023 – INTERVISTA
Comune e Regione hanno dato patrocinio? Quali istituzioni locali avete dichiaratamente dalla vostra parte?
Per quello che riguarda il patrocinio di Comune e Regione i discorsi sono differenti: abbiamo ritenuto doveroso NON chiederlo al Comune di Novara, considerando i trascorsi anni in cui il tutto si tramutava in una bagarre dolorosa e per nulla costruttiva, in cui ci sentivamo solo pres* in giro. La Regione Piemonte, invece, riceve la richiesta di patrocinio – di solito – da parte del Piemonte e VDA Pride, un progetto condiviso con altri gruppi. Da quello che ci risulta, ad oggi (17/05) non vi sono state notizie sulla cosa, né il coordinamento ha preso posizioni a riguardo. Non andiamo cercando ansiosamente il supporto dell’istituzioni locali, ma comunque domandiamo solitamente l’appoggio alle città ed i paesi della zona, per rendere il Pride quanto più condiviso possibile e raggiungere anche eventuali persone Queer che in provincia possono davvero sentirsi perse ed abbandonate (Cressa, Cureggio, Mezzomerico, Cameri sono i Comuni che hanno attualmente risposto, mentre FCN ed il comitato per le pari opportunità dell’Ordine dei Commercialisti sono altri 2 enti che si sono sentiti di spalleggiarci).
Qual è il rapporto della comunità queer locale con il sindaco e la giunta?
Purtroppo negli anni il rapporto non è andato migliorando, anzi tutt’altro: la giunta ha inasprito le sue posizioni ed il sindaco (Alessandro Canelli della Lega, in carica dal 2016 ndr)– per propri fini politici – si è un po’ barricato dietro questa sua impossibilità di agire senza andare a “litigare” con la maggioranza. Non esiste di per sé più alcun tipo di tentativo di dialogo, tuttavia ammettiamo che ora come ora date le dichiarazioni e la politica decisamente non condivisa, non ci interessa nemmeno provare.
Il Pride ha un tema specifico? Un motto… ecc?
Quest’anno Novara Pride ha come claim “Di Amore e Di Rivolta”. Il senso ultimo sarebbe quello di ricordare come questo periodo sia stato costellato di guerra contro i nostri amori, i nostri corpi e le nostre vite e di quanto sia necessario non arrendersi e continuare a lottare, fino ad anche una Rivolta se fosse necessario!
Ci raccontate brevemente il percorso della parata?
Il percorso partirà da Largo Pastore (l’Autostazione) intorno alle ore 15:00, per poi proseguire verso le vie del centro. Il punto finale sarà nuovamente Piazza Martiri. Considerando alcuni punti critici per l’accessibilità (come quelli in Via Perrone), contiamo di provare a fornire un percorso alternativo per chi ne avesse bisogno o supporto da parte de* volontari*.
Quali interventi a voce sono previsti sul palco dopo la parata?
In Piazza Martiri è previsto un palco fatto esclusivamente da attivist* di vari collettivi, associazioni ed altro: tra i nomi vi sarà l* madrin* Elisa Manici, ma anche Rete Lettera A, Torino Pride, Arcigay Aosta ed altri.
Quali sono le associazioni e i soggetti che hanno organizzato il Pride?
Il Pride è stato organizzato e fortemente voluto da NovarArcobaleno, con anche il suo gruppo donne Collettiv Bruna, ed Agedo Novara. Tutto il pool di eventi pre-Pride e la manifestazione stessa, sarà gestita da loro.
Che messaggio volete mandare alla politica nazionale?
Di messaggi ne abbiamo tanti, ben condensati nel documento politico che potete trovare su novarapride.it. Sicuramente i principali sono questi: non faremo un passo indietro sui diritti, anzi, proseguiremo sempre dritti per raggiungere una vera equità.
Novara Pride 2023 – MANIFESTO
In un mondo in cui il fermento delle ideologie filo-nazifasciste si accompagna allo scoppiare di guerre sempre più a carattere europeo, ci ritroviamo ancora una volta a dover far i conti con quanto evidente sia la matrice eterocispatriarcale, abilista e razzista di questa violenza sistemica sui corpi delle soggettività marginalizzate tutte (donne, persone con disabilità, persone LGBTQIA+, persone razzializzate ecc…), le prime colpite ed utilizzate come capro espiatorio durante le situazioni di crisi.
Per questo e per molto altro manifestiamo, occupando le piazze e le strade che ora più che mai devono essere rivendicate e trasformate in luoghi sicuri.
Lo facciamo con rabbia e con orgoglio, anche per chi non può o non può più farlo.
Rifuggiamo la paura e l’invisibilità in cui vorrebbero confinarci, creando reti di supporto e (s)famiglie per scelta.
Come comitato novarese, oltre a ritenere opportune buona parte delle richieste compiute dal movimento LGBTQIA+ italiano, abbiamo deciso di proporre alcune riflessioni che riteniamo necessarie per un cambiamento reale e concreto nel mondo odierno che ci circonda. Trattandosi di spunti, non ci poniamo in maniera assolutistica e conclusiva, ma invitiamo chi andrà leggendo a sviluppare un proprio pensiero a riguardo e, perché no, anche una propria continuazione.
Donne sotto assedio LEGGI TUTTO IL MANIFESTO DEL NOVARA PRIDE >
Soggettività lesbiche, bisessuali, asessuali, non binarie e trans*
Unioni civili, Matrimonio, Coppie, Troppie (…): le nostre (s)famiglie sono tante.
Disabilità & Accessibilità degli spazi
Guerra sui corpi (grassi, intersessuali o quanto altro)
Un’educazione che ci appartenga e ci somigli
Una legge che ci tuteli, ma non ci sovradetermini
Libera e continua Migrazione, tra i generi e nel mondo
Sul capitalismo e sul cambiamento climaticoVogliamo, per concludere, ricordare quanto sia importante per noi il Pride di quest’anno, considerando i 10 anni di attivismo e le problematiche affrontate per poter conquistare anche solo questo poco spazio conquistato.
Non ci limiteremo ad accontentarci, non sarebbe corretto nei confronti di chi si è unit3 a noi negli anni sperando in un miglioramento di questo mondo ingiusto.
L’equità, la parità ed il rispetto dei diritti umani non dovranno mai passare in secondo piano.
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