Il 14 Marzo del 2018, Marielle Franco, donna brasiliana di 38 anni, consigliera comunale a Rio De Janeiro, ed attivista per i diritti delle donne e LGBTQ, fu assassinata con 4 colpi di pistola mentre era in auto di ritorno da una manifestazione.
“Nera, lesbica e attivista politica, madre a 19 anni e femminista“, così si definiva Michelle, che militava in Socialismo e Libertà e proveniva dalla favela di Marè.
Lottava contro i narcotrafficante, la corruzione nella polizia, gli abusi sulle donne, a favore dell’aborto, della parità dei sessi, dei diritti LGBTQ: di nemici, nel Brasile omofobo e della destra reazionaria, se n’era fatti sicuramente tanti.
Il suo omicidio ha suscitato un enorme onda emotiva nel paese e fuori, è stato dibattuto all’ONU, ed ha scatenato le reazioni di molti politici progressisti contro il regime di Bolsonaro, che però non sembrava coinvolto direttamente.
Nel suo ultimo tweet, poche ore prima di essere uccisa, Marielle si scagliava contro l’ennesimo omicidio -probabilmente perpetrato da un militare- di un ragazzino di 17 anni: “Quanti ne dovranno morire ancora?” si chiedeva.
E proprio due poliziotti, Ronnie Lessa, esecutore materiale, e Élcio Vieira de Queiroz , complice che avrebbe fatto da autista, sono i principali indiziati per il suo assassinio. Ma nelle ultime ore sono emersi alcuni elementi al vaglio della magistratura che introducono nuovi elementi nella vicenda.
Michelle Franco: la testimonianza del portinaio a Rede Globo
Pochi giorni fa, il network televisivo Rede Globo ha svelato una testimonianza inedita: poche ore prima dell’omicidio, proprio Élcio Vieira de Queiroz sarebbe andato nel complesso residenziale dove abita anche Bolsonaro passando dalla portineria, ed il portiere avrebbe sentito la voce del presidente, dal citofono, autorizzarne l’ingresso.
L’affermazione è stata subito smentita dalla magistratura e dal presidente, secondo cui l’accusato sarebbe invece entrato in un altro appartamento dello stesso residence, quello di Lessa, versione che parrebbe confermata da dei registri della portineria per gli ospiti.
Bolsonaro ha sostenuto inoltre di non essere a Rio quel giorno perchè in viaggio aereo, anche se al momento non ha voluto esibire il biglietto.
Ma a parte questa circostanza, alcuni legami effettivi tra Bolsonaro, Élcio Vieira de Queiroz e Ronnie Lessa, gli assassini di Marielle, sono certi.
Bolsonaro-Franco: i legami tra il presidente e gli assassini di Marielle Franco
La figlia di Bolsonaro ed il figlio di Lessa, il poliziotto che ha sparato, ebbero una relazione poco prima dell’elezione a presidente. I due come detto inoltre abitano nello stesso complesso.
Inoltre è emersa una foto dove Bolsonaro è abbracciato a Queiroz, cosa che in campagna elettorale può anche succedere.
Ma gli elementi che mostrano quantomeno un legame tra presidente e esecutori materiali dell’omocidio di una paladina simbolo della lotta per i diritti LGBTQ sono sempre di più.
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