Sembrava uno scherzo d’Aprile e invece è tutto vero. 25 anni dopo l’uscita del primo iconico capitolo e 3 anni dopo l’arrivo al cinema di The Matrix Resurrections, flop di non poco conto riuscito ad incassare appena 157,386,805 dollari in tutto il mondo, la Warner ha annunciato l’arrivo di un quinto capitolo di Matrix. A darne notizia Variety.
Per la prima volta nella storia del franchise Matrix 5 non sarà diretto da Lana e/o Lilly Wachowski, bensì da Drew Goddard, fino ad oggi visto all’opera con Quella casa nel bosco e 7 sconosciuti a El Royale. Negli anni Goddard ha anche sceneggiato titoli come Cloverfield, Sopravvissuto – The Martian e World War Z, oltre ad aver scritto per la tv alcuni episodi di Buffy, Lost, Angel, Alias e messo mano al Daredevil di Netflix. Goddard sarà produttore con Sarah Esberg e la loro Goddard Textiles, mentre Lana Wachowski farà da produttrice esecutiva, dopo aver diretto da sola il deludente The Matrix Resurrections.
Jesse Ehrman, presidente della produzione Warner, ha per ora anticipato che la storia “porterà avanti le vicende di questo universo fantastico senza allontanarsi troppo da ciò che ha reso la saga un successo”. Tutto tace sugli eventuali ritorni di Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss. “Drew ha proposto alla Warner Bros. un’idea che pensiamo sia incredibile per continuare il mondo di Matrix, rendendo omaggio a ciò che Lana e Lilly hanno iniziato 25 anni fa e offrendo una prospettiva unica basata sul suo amore per la serie e i suoi protagonisti. L’intero team di Warner Bros. Discovery è entusiasta che Drew realizzi questo nuovo film di Matrix, aggiungendo la sua visione al canone cinematografico che le Wachowski hanno costruito presso il nostro studio nel corso di venticinque anni”, ha concluso Ehrman.
“Non esagero se dico che i film di Matrix hanno cambiato il cinema e la mia vita”. “La splendida arte di Lana e Lilly mi ispirano su base quotidiana, e sono più che grato per la possibilità di raccontare storie nel loro mondo”, ha aggiunto Goddard.
Nel 2020 Lilly Wachowski confessò che Matrix fu “ispirato dalla rabbia e dall’oppressione prima della sua transizione”. Gran parte di Matrix, sottolineò Lilly all’epoca, è “nato da molta rabbia, la rabbia per il capitalismo, la struttura corporativa e le forme di oppressione”. Wachowski spiegò che “la rabbia che ribolliva dentro di me riguardava la mia stessa oppressione, che mi costringeva a rimanere nell’armadio”. Il risultato fu un ampio sottotesto inserito all’interno del franchise sullo spettro del genere e dell’esperienza trans.
Lilly tornerà alla regia in questo 2024 grazie a Trash Mountain, a quasi 10 anni dal deludente Jupiter – Il destino dell’universo, all’epoca co-diretto insieme a sua sorella Lana.
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