Sean Penn ha vinto l’Oscar come miglior attore in Milk. «Non me
lo aspettavo», è stato il suo primo commento. L’attore si è dichiarato «orgoglioso di vivere in un Paese che ha saputo eleggere presidente un uomo elegante come Barack Obama». Il ruolo del primo politico dichiaratamente gay è stato oggetto di polemiche e contestazioni e anche sul palcoscenico del
Kodak Theatre l’attore non ha mancato di ribadire il suo sostegno alla causa dei pari diritti per gli omosessuali. «Chi si batte per il divieto ai matrimoni omosessuali deve solo vergognarsi» ha detto l’attore. «È arrivato il momento di dare pari diritti a tutti», continua polemico Penn che dedica poi il premio a tutti i collaboratori, agli amici, ma soprattutto al regista Gus van Sant. Seconda ed ultima statuetta per Milk è andata al suo sceneggiatore, Dustin Lance Black, giovane mormone gay cresciuto nell’omofobo Texas.
La statuetta come miglior film è stata invece assegnata al film The
Millionaire. La pellicola, che ripercorre l’incredibile vita di una ragazzo nato negli slums indiani, ha ottenuto in tutto otto premi: miglior film, miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior colonna sonora, miglior canzone originale, miglior sceneggiatura non originale, miglior missaggio del suono. Il produttore Christian Colson sul palco del Kodak Theatre con tutto il cast e la troupe, ha ricordato come questo film sia frutto di un piccolo miracolo: «È stato un viaggio straordinario, iniziato senza star, senza soldi, ma con una sceneggiatura incredibile e un genio come regista».
Era accaduto solo un’altra volta che un attore vincesse un Oscar
postumo, ma l’Academy ha deciso di premiare Heath Ledger, ucciso da un’overdose accidentale di farmaci quasi un anno fa, per la sua interpretazione nel ‘Cavaliere Oscuro’. All’attore australiano e al suo ‘Joker’ e’ cosi’ andata la statuetta per il miglior attore non protagonista: un riconoscimento sccolto con un lungo applauso al quale si sono uniti anche gli altri candidati nella stessa categoria: Josh Brolin per ‘Milk’; Robert Downey Jr. per ‘Tropic Thunder’; Philip Seymour Hoffman per ‘Il dubbio’ e Michael Shannon per ‘Revolutionary Road’. Prima di Ledger, ventitre’ anni fa, era stato Peter Finch a vincere l’Oscar postumo come attore protagonista in ‘Quinto Potere’. Due mesi prima della cerimonia degli Academy Awards era stato stroncato da un infarto. Quello a Ledger e’ un riconoscimento inconsueto anche perche’ e’ raro che al Kodak Theatre vengano premiati interpreti di film d’azione "Questo premio e’ la certificazione della determinazione di Heath ad essere accettato da tutti voi, che siete in questa sala questa sera" ha detto Kim, il padre dell’attore, che ha ricevuto la statuetta insieme con la madre Sally Bell e la sorella Kate, "siamo stati sopraffatti dall’onore e dal rispetto che gli sono stati tributati".
Emozionatissima era Penelope Cruz per l’Oscar come migliore
attrice non protagonista del film di Woody Allen "Vicky, Cristina, Barcelona": pur essendo amatissima a Hollywood l’interprete spagnola non aveva mai avuto riconoscimenti ufficiali. Il grande sconfitto di quest’anno è sicuramente il film di David Fincher "Il curioso caso di Benjamin Button", interpretato da Brad Pitt: arrivato alla notte degli Oscar con 13 nomination, ha ricevuto solo tre premi minori: scenografia, trucco e effetti speciali.
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