Cosa fareste se poteste tornare indietro nel tempo, e rivivere la vostra infanzia con gli occhi di un adulto? Cosa direste alle persone che oggi non ci sono più?
All Of Us Strangers prova a raccontare tutto questo. Il nuovo film di Andrew Haigh (regista di Weekend e 42 Years, oltre alla serie HBO Looking) è un viaggio nel tempo, che si mostra oggi nel suo primo trailer ufficiale, con protagonisti due degli attori irlandesi più amati della nostra epoca: Andrew Scott (l’hot priest di Fleabag, ma anche tra i volti dello 007 di Spectre e i detective di Sherlock) e Paul Mescal (star di Normal People, candidato l’anno scorso al Premio Oscar come miglior attore per Aftersun).
Tratto dall’omonimo romanzo del 1987 di Taichi Yamada, racconta la storia di Adam (Scott), sceneggiatore che nel suo palazzo londinese semi-vuoto incrocia fuori la finestra lo sguardo di Harry (Mescal), bel vicino che passa a bussargli alla porta e fargli compagnia. Man mano che il loro rapporto si fa sempre più intimo, Adam viene ricatapultato nella cameretta di quando era bambino, tra le mura della casa dov’è cresciuto insieme ai suoi genitori (rispettivamente Claire Foy e Jamie Bell). “Tutto questo è reale?” si chiede Scott, e sua madre risponde: “Ti sembra reale?“.
Accompagnato da una valanga di recensioni iper-entusiaste al Telluride Film Festival e New York Film Festival, All Of Us Stranger è stato definito ‘un capolavoro’. Una storia d’amore nel senso più ampio del termine, ma soprattutto un commovente sguardo al proprio passato, alle paure che non ci siamo ancora scrollati di dosso, alle assenze più grandi, e quelle parole che non abbiamo mai detto.
Un film non autobiografico, ma che unisce i ricordi di Haigh a quelli del cast, dando luce a qualcosa che potrà toccare i cuori di molt3, incluso lo stesso Andrew Scott che ha dichiarato in un’esclusiva a Vanity Fair di aver rivisto molto di sé nella storia di Adam: “Non sono uno di quelli che pensa bisogna far interpretare un personaggio queer ad un attore queer, ma per questo ruolo, ho voluto farlo, perché volevo cogliere le sfumature di una specifica generazione di persone gay” spiega Haigh (ndr. Scott, a differenza di Mescal, è dichiaratamente gay anche fuori lo schermo) : “Avevo bisogno di qualcuno che potesse comprendere e tenere queste conversazioni insieme a me. Non avevo voglia di spiegare come fosse”.
Nel film, Mescal e Scott danno tutto sé stessi, promettendo una chimica emotiva e fisica da far venire la pelle d’oca (insieme ad una specifica scena di sesso pronta a diventare argomento di discussione). “Avevano chimica praticamente dal primo secondo che si sono incontrati” riporta Haigh sempre a Vanity Fair, parlando di una performance impavida, senza alcun senso di timore verso le scene più intime. Anche il sesso tra i due appare ‘speciale e unico’.
Nel frattempo, il film è già tra i titoli di punta per la stagione dei premi 2024, con Andrew Scott in pole position tra i migliori attori.
In Italia? Quando lo vedremo? In attesa di una data, non ci resta che piangere col trailer.