L’Afghanistan è uno dei Paesi più omofobi al mondo, soprattutto nelle zone rurali e sotto il controllo dei talebani, dove vige la pena di morte. A ribadirlo, in un’agghiacciante intervista rilasciata al quotidiano tedesco Bild, il giudice Gul Rahim, che ha ostentato con orgoglio le pene previste per gli omosessuali, in base all’interpretazione della sharia.
“Per gli omosessuali, ci possono essere solo due punizioni“, ha detto Rahim. “La lapidazione o schiacciati da un muro, alto dai 2,5 a 3 metri“. Il giudice 38enne ha poi affermato che alle donne è permesso di lasciare la propria casa solo se autorizzate dagli uomini, mentre ai ladri vengono tagliate mani e gambe.
I talebani, milizia fondamentalista islamista, nascono nel 1994. Dal 1996 al 2001 hanno detenuto il potere su circa il 66% dell’Afghanistan, dove hanno applicato una versione rigorosa della sharia. Rimossi dalle forze armate guidate dagli Stati Uniti nel 2001, continuano ancora oggi a controllare vaste aree del Paese, lontane dalle principali città.
Joe Biden ha recentemente dichiarato che gli Stati Uniti ritireranno le proprie forze dall’Afghanistan entro il 31 agosto: “Non manderò un’altra generazione in guerra in Afghanistan“. Funzionari talebani hanno dichiarato la scorsa settimana di aver sotto controllo l’85% del territorio afghano, da quando la NATO ha fatto un passo indietro. Il governo afghano ha respinto simili affermazioni, ma Rahim ha di fatto anticipato a cosa andrà incontro tutto l’Afghanistan se i talebani dovessero tornare al potere.
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Non è che cattolici e ortodossi siano migliori degli islamici, anzi... Basta vedere la situazione in Polonia, Ungheria, Russia o da noi con il ddl Zan. Omofobia e transfobia sono trasversali a tutte le religioni monoteiste.
Anche a costo di essere accusato di islamofobia , simili notizie non fanno che confermarmi che il peggiore nemico , oggi ripeto , oggi è l'Islam il cui calendario ha oltre settecento anni meno del gregoriano e il cui grado di civiltà è rimasto a quella data .