Sono passati sei anni dall’uscita in sala di Perfetti Sconosciuti, film di Paolo Genovese vincitore di due David di Donatello (miglior film e sceneggiatura) e 3 Nastri d’argento, campione d’incassi con oltre 17 milioni di euro al box office nazionale. Ma Perfetti Sconosciuti è entrato anche nel Guinness dei primati, in quanto film con più remake in assoluto nella storia del cinema. L’ultimo di una lista infinita è ambientato a Beirut e ha suscitato non poche polemiche in Egitto e in altri paesi del Medio Oriente, in quanto primo film in lingua araba con all’interno un personaggio dichiaratamente omosessuale. Il film, secondo costoro, promuoverebbbe “l’omosessualità e l’immoralità”.
“Perfetti Sconosciuti è una storia di fantasia che esplora temi universali senza prendere una posizione morale, invitando invece il pubblico ad avere un dialogo aperto e un dibattito”, ha risposto Netflix a Variety. “Il film affronta argomenti difficili attraverso l’umanità e l’umorismo, guidato da un talentuoso cast arabo”.
Questo ennesimo remake di Perfetti Sconosciuti è diretto dal regista libanese Wissam Smayra e ha come protagonisti la celebre attrice libanese Nadine Labaki, l’attrice egiziana Mona Zaki e l’attore giordano Eyad Nassar. Durante la cena della pellicola, come ormai tutti sanno, un personaggio fa coming out con i propri amici. Nella versione italiana si trattava di Peppe, interpretato da Giuseppe Battiston. In un’altra scena del remake in lingua araba viene mostrato un personaggio femminile (interpretato da Zaki) che si toglie le mutande sotto il tavolo. Questi due brevi momenti hanno scatenato uno tsunami di reazioni. C’è chi ha addirittura chiesto l’espulsione di Mona Zaki dal sindacato egiziano degli attori, con il sindacato in questione che ha annunciato di non voler rimanere “immobile di fronte a qualsiasi aggressione verbale o tentativo di intimidire un artista egiziano”, sottolineando come il bene più importante sia “preservare la libertà creativa”.
Tra i tantissimi remake di Perfetti Sconosciuti si ricorda quello turco del 2018 prodotto da Ferzan Özpetek, che ha segnato il debutto alla regia della sua attrice feticcio Serra Yılmaz, nonché l’imminente versione americana,
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