23enne tuffatore venezuelano, Robert Páez ha deciso di gettare la maschera a lungo indossata e fare coming out.
Pàez, che ha rappresentato il Venezuela ai Giochi olimpici di Londra 2012 arrivando venticinquesimo nella gara dei tuffi dal trampolino 3 metri, per poi bissare l’esperienza olimpica 4 anni dopo a Rio de Janeiro, si è confessato dalle pagine di Outsports.
“Crescendo in Venezuela, sapevo sin da giovanissimo che ero diverso, nonostante non sapessi cosa significasse esattamente. Sono nato gay. Maturando ne sono diventato più consapevole e, crescendo insieme a tanti altri, è diventato il mio grande dilemma. Era fonte di preoccupazione il fatto che mi interessassi a cose come la danza e la moda, cose che nella mia cultura erano per donne e gay. Ho evitato di fare molte cose. A volte mi vergognavo di uscire, di affrontare chi fossi veramente“.
Oggi, finalmente, Páez dice di non vergognarsi più.
“Condividendo la mia storia, spero di rendere l’omosessualità una parola più comune come lo è la parola eterosessualità“. “Dobbiamo capire che siamo tutti uguali. Accettare noi stessi e rispettare noi stessi sono i primi passi importanti da dover compiere. La vita è troppo bella per essere nascosta in un armadio“.
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