ROMA – “I gay non sono esseri umani”. E lo aggrediscono con insulti e spintoni. E’ quanto è accaduto oggi a Gioele Sandrucci, esponente dell’Unione degli Studenti, durante la prima assemblea della Consulta degli Studenti di Roma.
Ecco i fatti. Nel novembre 2004, si sono tenute le elezioni per il rinnovo della Consulta, organo che rappresenta gli studenti degli istituti superiori romani; durante il periodo pre-elettorale, la destra di Azione Giovani (AN) e MSC (Movimento Studenti Cattolici) ha compiuto una campagna discriminatoria nei confronti degli studenti omosessuali, definendoli “disumani”, “schifosi”, “mostri”, attaccando anche i progetti per la sensibilizzazione alle differenze sessuali che Gioele Sandrucci, vicepresidente uscente della Consulta, ha portato avanti nella passata legislatura negli incontri e nelle conferenze nelle scuole con le associazioni per i diritti omosessuali.
«La nuova presidente Jessica Palmira De Napoli – afferma Gioele Sandrucci – dopo aver ottenuto la vittoria grazie a un discusso broglio elettorale, ha deciso di cancellare il percorso avviato nei passati anni, di tagliare i rapporti con le associazioni omosessuali e di non promuovere in consulta i diritti degli studenti gay».
Ma il peggio è arrivato durante la prima assemblea dell’ente. «Avevamo organizzato delle manifestazioni per la legalità e contro la discriminazione degli studenti gay: abbiamo esposto cartelli con scritto “Fascismo, omofobia, questa è la vostra democrazia” e “Ateo, gay, Ambientalista, tu al massimo fascista”, “Pasolini ce l’ha insegnato, omosex non è reato”».
Ma quando Gioele Sandrucci ha tentato di prendere la parola, l’atmosfera si è surriscaldata e non sono mancati atti di censura e di violenza fisica e psicologica nei confronti dei manifestanti: «Sono stato spintonato – riferisce Sandrucci – Mi hanno strappato il microfono dalle mani e mi hanno allontanato, impedendomi di parlare».
Sandrucci teme ora un peggioramento delle condizioni generali degli studenti omosessuali negli istituti superiori romani: «Credo che quanto accaduto sia inammissibile, inaccettabile, privo di qualsiasi rispetto; inoltre non ho ricevuto ancora alcuna scusa per i gravi atti che mi hanno visto protagonista. La Consulta e noi di Unione degli Studenti avevamo portato avanti in passato alcuni progetti a favore delle persone gay e lesbiche nella scuola. Ora – prosegue Sandrucci – con la nuova presidente, temo che anche gli studenti meno visibili ora avranno vita più dura nella scuola».
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