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Sanremo 2020, Levante canta contro l’omofobia: ecco il testo di Tiki Bom Bom

Nel testo il “freak” viene definito una femminuccia, è bullizzato dai suoi compagni che gli dicono di fare il maschio, perché la società vuole che l’uomo si comporti in una certa maniera, che sia forte, mascolino.

2 min. di lettura
sanremo 2020 levante

Tiki Bom Bom è la canzone che Levante porterà al Festival di Sanremo 2020. La concorrente, dopo due rifiuti, sarà per prima volta sul palco dell’Ariston con una canzone rivoluzionaria che parlerà di omofobia. Niente nastrini arcobaleno o spille quindi per Levante, che userà invece la sua voce e la sua musica per lanciare un messaggio ai milioni di italiani che seguiranno il Festival e per conquistare il podio di questa settantesima edizione.

Nel testo si evidenziano quattro personaggi. Sono quattro figure messe in disparte dalla società poiché considerate diverse. C’è un animale stanco, una persona indifesa e fragile, l’emarginato della classe e bullizzato perché considerato effemminato e ragazza in minigonna che va controtendenza. Nel testo Tiki Bom Bom di Levante, il “freak” viene definito una femminuccia, è bullizzato dai suoi compagni che gli dicono di fare il maschio, perché la società vuole che l’uomo si comporti in una certa maniera, che sia forte, mascolino.

Ciao tu, freak della classe
“Femminuccia” vestito con quegli strass
Prova a fare il maschio
Ti prego insisto
Fatti il segno della croce e poi
Rinuncia a Mefisto

Oltre all’omofobia, nel nuovo testo per Sanremo 2020, Levante attacca la discriminazione di genere. Si scaglia contro la differenza che ci dovrebbe essere tra uomo e donna, il primo forte, la secondo debole.

Il testo completo di Tiki Bom Bom di Levante per Sanremo 2020

Ecco il testo completo, suddiviso per le 4 figure, pubblicato oggi da Sorrisi.com:

Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo

Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom

Hey tu, anima indifesa
Conti tutte le volte in cui ti sei arresa
Stesa al filo teso delle altre opinioni
Ti agiti nel vento
Di chi non ha emozioni
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.
Laggiù, tra cani e porci,
Figli di un Dio minore pronti a colpirci
Per portarci giù con sé, giù con sé.

Noi, siamo luci di un’altra città
Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi

Ciao tu, freak della classe
“Femminuccia” vestito con quegli strass
Prova a fare il maschio
Ti prego insisto
Fatti il segno della croce e poi
Rinuncia a Mefisto

Hey tu, anima in rivolta
Questa vita di te non si è mai accorta
Colta di sorpresa, troppo colta
Troppo assorta, quella gonna è corta
Mai più, è meglio soli che accompagnati
Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé.

Noi, siamo luci di un’altra città
Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo angeli rotti a metà
Siamo chiese aperte a tarda sera, siamo noi.

Noi, siamo luci di un’altra città
Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi.
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo l’ancora e non la vela
Siamo l’amen di una preghiera, siamo noi.

Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo

Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom

Un testo importante e ricco di emozioni, per la prima volta di Levante al Festival di Sanremo 2020.

Cover: Levante Official

© Riproduzione Riservata
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