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Shortbus “bandito” da Amazon Prime Video USA per “contenuti offensivi”

La furia del distributore Oscilloscope Laboratories: “È il film che Jeff Bezos non vuole che tu veda, vergogna!”.

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Esattamente 16 anni fa, al Festival di Cannes del 2006, John Cameron Mitchell presentava fuori concorso un film immediatamente diventato di culto per la comunità queer internazionale. Shortbus – Dove tutto è permesso, ambientato dopo gli attentati dell’11 Settembre, in una città ossessionata dal terrorismo. Un film che parlava di relazioni interpersonali, tra etero e omosessuali con i loro relativi problemi.

Appena celebrato al Lovers Film Festival di Torino con una proiezione in 4K, Shortbus è stato incredibilmente bandito da Amazon Prime Video USA per “contenuti offensivi”. A darne notizia IndieWire. Eppure altri titoli con sesso non simulato al loro interno, basti pensare a Nymphomaniac di Lars Von Trier e Brown Bunny di Vincent Gallo, sono ancora disponibili su Prime Video.

Oscilloscope Laboratories, l’attuale distributore di Shortbus, ha denunciato il tutto su Instagram, accusando direttamente Jeff Bezos: “È il film che non vuole che tu veda! Nonostante ci siano molte altre pellicole su Prime con cazzi e sesso reale, Shortbus è stato BANNATO dalla piattaforma. Quindi, se volete guardare il capolavoro di John Cameron Mitchell in uno straordinario 4K, fatelo tramite un servizio VOD più aperto“.

Il presidente di Oscilloscope Laboratories, Dan Berger, ha dichiarato a IndieWire: “Non mancano i cazzi prontamente disponibili su Amazon e, a quanto pare, ce ne sono anche molti dietro le quinte. Il pudore e l’assoluta ipocrisia di rifiutarsi nel mostrare questo film, che rappresenta l’apice di sana rappresentazione, inclusività e sostegno a una comunità spesso perseguitata, perpetuano solo ulteriormente gli abusi subiti, dovrebbero vergognarsi“.

«Libera il desiderio, scopri…», recitava la tagline di lancio della pellicola, tanto esplicita da un punto di vista sessuale quanto elegantemente artistica, senza mai essere del tutto gratuita. Il film descriveva e mostrava senza censura alcuna l’esplorazione sessuale di un gruppo di newyorkesi, attraverso una varietà di scene di sesso etero e gay non simulato. Indimenticabile un threesome gay con inno nazionale americano cantato direttamente nell’ano.

John Cameron Mitchell, via Attitude, ha così ricordato quella felice esperienza, in un’intervista del 2018: “Tutto è iniziato con una premessa più artistica, ovvero come usare il sesso in un modo narrativo che sapesse rispettare la complessità del sesso. Se vedessi qualcuno fare sesso potresti dire molto su di lui, su chi sia. È come il DNA. Ci sono pochissimi attori disposti ad arrivare fino a quel punto, senza sentirsi in preda al panico. Ho prima scelto le persone e poi costruito una storia, in modo che potessero portare le proprie narrazioni sul set”.

Commedia elettrizzante, di una vivacità folgorante, eroticamente esplosiva, bizzarra e coraggiosa, Shortbus ha seguito di 5 anni Hedwig – La diva con qualcosa in più, capolavoro d’esordio di John Cameron Mitchell, poi tornato in sala in qualità di regista con Rabbit Hole nel 2010 e La ragazza del punk innamorato nel 2017.

In Italia, va detto, Shortbus è ancora disponibile su Amazon Prive Video, a noleggio, al prezzo di 3 euro e 99 centesimi.

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