A tre mesi dallo storico referendum che ha visto entrare in vigore il matrimonio egualitario, con il 64% degli svizzeri favorevoli, dal 1 gennaio 2022 la Svizzera snellirà l’iter burocratico per il cambio di sesso. Tra pochi giorni basterà infatti andare all’ufficio di stato civile del proprio comune, pagare circa 70 euro e porre una firma per cambiare anagraficamente sesso, come riportato da LaRepubblica.
Non saranno richiesti né un esame medico né il rispetto di altre condizioni preliminari. Per chi ha meno di 16 anni ci vorrà invece il consenso informato dei genitori. Il cambiamento di sesso nei documenti non avrà effetti sui rapporti familiari già esistenti, che siano matrimoni, unioni domestiche o parentele di altro tipo.
“È una leggerivolta a tutti coloro che hanno la convinzione intima di non appartenere al sesso con cui sono stati iscritti all’ufficio dello stato civile“, ha precisato un portavoce del governo. “Abbiamo optato per una procedura semplice e rapida“, ha continuato, al termine di un iter che ha visto solo l’UDC, ovvero il partito della destra sovranista, votare contro. Per il momento non è stata messa in discussione la struttura binaria del sesso (maschile/femminile), ovvero non verrà introdotta una terza categoria di genere.
In Italia la riassegnazione di sesso e genere anagrafico è consentita dalla Legge 14 aprile del lontanissimo 1982. Un percorso lunghissimo, quello a cui si deve sottoporre ogni persona che intende cambiare sesso e genere anagrafico nel nostro Paese. Solo al termine del percorso di affermazione di genere si può avanzare domanda al Tribunale competente per ottenere l’autorizzazione alla riassegnazione del genere anagrafico e al cambiamento del nome, con tempistiche dalle durate variabili e umilianti esami medici.
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