La musica italiana festeggia una delle sue icone più celebri e amate dal pubblico. Nel 25 marzo di 81 anni fa, era il 1940, a Busto Arsizio è nata Mina. Lei è stata la cantante dalla voce forte e vibrante che ha rivoluzionato la tv e la musica a partire dagli anni ’60. Una rivoluzione che continua, nonostante il suo addio alle scene. Mina ha cantato l’amore, quello spregiudicato, quello tormentato, quello che vince su tutto. Ha cantato la società italiana e lo ha fatto, non solo con una voce unica nel suo genere, ma lo ha fatto anche attraverso i suoi look. Infatti, l’artista è amata per la sua fisicità, per quello sguardo caldo, dolce e carismatico, e per il suo magnifico portamento. Non solo cantante ma icona di moda e di stile. Oggi è idolatrata anche dalla comunità LGBT che la celebra molto spesso con le sue canzoni più celebri.
Mina, artista dalla voce inconfondibile
Quello di Mina è stato un successo che è perpetrato nel tempo. È considerata una delle migliori cantanti italiane di tutti i tempi. Nota per la qualità della voce (imitata da tutti ma eguagliata da nessuno), e perché è stata il volto di diversi varietà delle reti Rai a partire dagli anni ’60. Chi ha conosciuto Mina agli esordi ha sempre apprezzato il suo timbro caldo, dotato di ampiezza e di estensione, capace di adattarsi a qualsiasi tipo di nota. E poi Mina si è lasciata amare per la sua presenza scenica, per la sua piccata ironia e per essere una donna capace di seguire e lanciare le mode.
Con più di 1500 brani all’attivo, ha ottenuto il plauso da diversi artisti internazionali, come Frank Sinatra, Louis Armstrong e Liza Minelli. Partecipa due volte al Festival di Sanremo (nel 1960 e nel 1961) strappando solo il settimo e il quarto posto. Questo, però, ovviamente non ferma la sua scalata verso il successo. La passione e l’amore per la musica è nata grazie ad Amelia, nonna di Mina e cantante lirica, che ha insistito affinché la nipote studiasse canto. La giovane però non è incline a quel tipo di studio e si esibisce però in alcune recite scolastiche.
Il suo esordio arriva nel 1958, in cui si intuisce quanto Mina sia una cantante di talento. Si esibisce sul palco de La Bussola, a Forte dei Marmi, e il titolare del locale ammaliato dalla sua voce, ingaggia Mina per salire sul palco a cantare più e più volte durante la settimana. Il successo e le luci della ribalta non sono il suo unico interesse, infatti la giovane Mina viene sempre descritta come una donna timida e solitaria. Tornata poi a Cremona, si unisce al gruppo locale, gli Happy Boys, che suonano in alcuni club della zona. In molti apprezzano la voce di Mina tanto è vero che viene invitata dal titolare della Italdisc a scrivere, da sola, quattro canzoni. La sua carriera è in ascesa, e dopo diverse apparizioni in tv, arriva finalmente il successo. Con l’incisione di Tintarella di Luna, canzone scritta da Franco Migliacci e Bruno de Filippi, Mina raggiunge la prima posizione della hit parade.
Il cielo in una stanza, uno dei suoi tanti successi
Da qui in poi nasce il soprannome la Tigre Cremona, coniato da una giornalista e amica stretta della cantante. Questi sono gli anni in cui partecipa a Sanremo e trova consensi anche con Il Cielo in una stanza, brano scritto da Gino Paoli. Arrivando a sfiorare anche le classiche spagnole, diventando poi uno dei suoi evergreen. La musica, però, per un breve periodo viene offuscata dalle vicende personali di Mina. Nel 1963 nasce a Milano il suo primo figlio, concepito con Corrado Pani.
All’epoca era ancora sposato e questo avvenimento mette in moto una lunga serie di pettegolezzi che costringono Mina ad allontanarsi dalla tv di Stato. Infatti i giornali, o una parte di essi, accusa la cantante di essere una peccatrice bollando come illecita la sua relazione. Ma il pubblico non molla, anzi, nell’estate dello stesso anno, torna a La Bussola trovando il caldo abbraccio dei suoi fan.
Nel 1964 sforna L’Uomo per me, lanciato grazie a La Fiera dei sogni, programma condotto da Mike Buongiorno. E questi sono gli anni in cui esegue con stile anche le canzoni di Rita Pavone, Gigliola Cinquetti e Ornella Vanoni. Si divide poi con apparizioni in radio e nei programmi Studio Uno e Sabato sera. Ed è solo nel 1967, dopo il grande successo di Se Telefonando, che fonda con il padre a Lugano una sua etichetta indipendente. Per festeggiare poi i 10 anni di carriera, torna ancora una volta a La Bussola, quel locale che ha visto nascere la sua stella, per una serie di concerti live molto apprezzati.
Lontano dalle luci della ribalta
Sono gli anni ’70, poi, che segnano l’ultima vera apparizione di Mina in pubblico. La sua musica continuerà ad imperversare nelle radio, ma la cantate sparisce dalla tv e di lei si conosce poco o nulla della vita lontana dal piccolo schermo. Accade tutto nell’agosto del 1978, dopo uno dei suoi ultimi concerti. Non si è ritirata per timidezza, o perché non accettava più la sua forma fisica (come hanno affermato alcuni settimanali). Dopo una broncopolmonite, Mina è costretta a un lungo periodo di riposo e a cancellare tutte le date previste. La convalescenza le ha fatto apprezzare la tranquillità della casa del suo paese, cose che da tempo aveva dimenticato. L’amore dei fan però resta.
Oggi e nel corso degli ultimi anni, Mina ha continuato a cantare e soprattutto ha continuato a sperimentare, anche se le sue musiche sono rimaste tendenzialmente molto pop e vicino ai gusti del pubblico. Ricordiamo Olio, ad esempio. Oppure Mina e Celentano. Mito vivente, nel 2021 è una vera propria istituzione della musica leggera.
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