Venerdì sera riparte il carrozzone Mediaset di Ciao Darwin, arrivato all’ottava stagione, con Paolo Bonolis e Luca Laurenti immancabili conduttori.
Ebbene secondo TvBlog nel corso della seconda puntata di venerdì prossimo, in onda il 22 marzo, gli autori del programma avrebbero pensato ad uno scontro tra due squadre particolari. Da una parte il ‘Gay Pride’, dall’altra il ‘Family Day’. Scelta alquanto discutibile, e sulla carta assai pericolosa, perchè di fatto andrà a legittimare l’estremismo cattolico dichiaratamente omofobo, secondo cui le famiglie arcobaleno nemmeno esistono. Vedremo mai a Ciao Darwin gli ‘Ebrei’ scontrarsi con i ‘Negazionisti’ dell’Olocausto? Ovviamente (e fortunatamente) no, ma la contrapposizione al mondo omosessuale, possibilmente rappresentato in modo macchiettistico, ha praticamente segnato tutte le passate edizioni.
A capitanare i due team Vladimir Luxuria e Giuseppe Povia, il mese scorso riabilitato in Rai con un’ospitata a Sanremo Young ed ora riaccolto anche su Canale 5, da quel Paolo Bonolis che di fatto lo scoprì e lanciò al Festival di Sanremo. Luca era Gay, oscenità canora del 2009, arrivò seconda proprio nel corso della 59esima edizione condotta da Bonolis e Laurenti.
Facile immaginare squadre e toni ai limiti dell’eccesso, tanto da una parte quanto dall’altra, per una puntata che vedrà la comunità LGBT nuovamente co-protagonista del chiacchierato, criticato ma seguitissimo programma Mediaset. La speranza, ovviamente, è che il pecoreccio non strabordi in una rumorosa e stereotipata guerra tra bande, tramutando il tutto in offensiva farsa.
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tradizionalista* per me quel programma , insieme a molti altri rappresenta lo schifo della tv italiana che uno deve anche pagare . viva Sky , Netflix , e documentari e programmi decisamente più degni di essere chiamati tali ! per fortuna esiste il telecomando
io senti solo famigli eterno e tradizionali che si ammazzano fra di loro , cosa al quanto ridicolo visto che promuovono la “ gioia “ della tradizionalita
Scusatemi, ma io non solo mi rifiuto di vederlo, ma non l'avrei mai programmato perchè quel programma è uno schifo e anche qui finirà in uno scontro di spettacolo certo, ma che cavalcherà la saga degli uni contro gli altri. Non esistono famiglie "normali" nè famiglie "arcobaleno" esistono le famiglie, punto e basta, gay o non gay, le famiglie o sono brave famiglie o non lo sono, è questa la battaglia, bisogna che ci siano più buone famiglie che crescano nuove generazioni generose, buone e con idee, chi se ne frega se sono gay o altro.