Ha preso forma ieri la 39esima edizione del Lovers Film Festival di Torino, con l’anteprima di Duino e Maria Grazia Cucinotta madrina della manifestazione al fianco della direttrice Vladimir Luxuria. Certamente non una prima volta per l’attrice, regista e produttrice che nel 2000, quando era davero complicato trovare celebrità pronte a sostenere le nostre battaglie, fu madrina del World Pride di Roma.
Cucinotta, esplosa come attrice nel 1994 al fianco di Massimo Troisi ne Il Postino e indimenticata Bond Girl nel 1999 in 007 – Il mondo non basta, ha prodotto nel 2009 Viola di mare, basato sul romanzo Minchia di re di Giacomo Pilati. Una storia d’amore tra due donne, ispirata da fatti realmente accaduti, nella Sicilia nell’Ottocento. L’attrice ha ricordato un episodio avvenuto in quel 2009, quando presentò il film diretto da Donatella Maiorca a Bologna.
“Alla fine della proiezione si sono avvicinate due signore che si complimentarono per il film. Mi dissero che non volevano venire, ma che grazie a questo film capirono di aver sbagliato per 60 anni a giudicare e a non capire cosa sia l’amore vero. Un film non ha la forza di cambiare la mentalità di tutti, ma ha il potere di far vedere le cose vere, che l’amore è amore”.
Vladimir ha poi ricordato quando regalò una piccola mucca, simbolo di Muccassassina che all’epoca Luxuria dirigeva, a sua figlia appena nata.
“Mia figlia la mucchetta di Muccassassina ce l’ha ancora, è in camera sua, viaggia con lei”, ha confessato Maria Grazia. “Quella Mucca è un simbolo di libertà, uguaglianza, oggi Giulia ha 22 anni e lotta contro ogni forma di pregiudizio. Questa è stata la più bella vittoria della mia vita”. “Giulia è cresciuta senza giudicare mai nessuno. Lei continua quel che le ho insegnato, non imposto. Così bisognerebbe crescere i bambini, liberi di vedere l’amore in ogni sua forma. Non bisogna imporre la propria vita agli altri“.
Maria Grazia Cucinotta ha poi criticato tutti quei politici che negli anni hanno pubblicamente fatto promesse elettorali sul fronte dei diritti, senza poi concretamente fare niente.
“Le vite umane non vanno prese in giro, perché c’è gente che soffre, ci sono tante storie di ragazzi che non vengono accettati dalle proprie famiglie perché non sono tutelati dalle leggi. Figli che non possono essere registrati, perché le leggi non aiutano. Ci sono tante problematiche che nel 2024 vanno ancora affrontate, perché la mentalità dell’uomo è piccola, e quando è piccola purtroppo crea problemi, diversità, il pregiudizio, crea disagi. E fino a quando quei disagi non spariranno noi saremmo qui, a lottare insieme”.
Per il quinto anno, e sino al compimento del quarantesimo compleanno del festival, Lovers è diretto da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, neo conduttrice dell’Isola dei Famosi, attrice, cantante e drammaturga, nonché ex parlamentare della Repubblica.
La direttrice, anche quest’anno affiancata da Angelo Acerbi, assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli, ha dichiarato: “Quest’anno, in un clima di odio e di guerra, abbiamo deciso di rispondere con l’amore che, infatti, è anche il tema della nostra immagine guida, firmata da Valenti Stecchi. Un bacio al cinema, il gesto simbolo dell’amore. Un bacio fra due uomini che fa commuovere un uomo e una donna che stanno vedendo il film. La dimostrazione che quando l’amore viene narrato bene smuove i sentimenti di tutte e tutti. Non potevamo, poi, che dedicare il festival di quest’anno a Sandra Milo che ci guarderà da una nuvoletta attorniata da angeli pensando ‘non fate così, non soffrite, io sto bene’, lei è stata una delle persone più buone che io abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo. Sempre a disposizione. Sempre energica. Non è solo la perdita di una grande attrice ma di un punto di riferimento per il mondo del cinema mondiale”.
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