Due mesi fa Thomas Parker, giudice federale nominato da Donald Trump, bloccò temporaneamente la contestatissima Senate Bill 3 del Tennessee, prima legge d’America a vietare gli spettacoli drag in luoghi pubblici, a protezione dei minori. Un’ingiunzione temporanea di 14 giorni successivamente estesa al 26 maggio e ora diventata ufficialmente definitiva.
Il 2 giugno Parker ha stralciato la legge in quanto “incostituzionalmente vaga e sostanzialmente eccessiva“. 70 pagine in cui il giudice federale ha motivato la follia cavalcata da simile legge, sottolineando come si applicherebbe “ai minori di tutte le età, senza fornire un giusto avviso di cosa sia proibito e incoraggiando la discriminazione”.
“È sostanzialmente troppo ampia perché si possa applicare alla proprietà pubblica“, perché ovunque “potrebbe essere presente un minore“. Il giudice Parker ha criticato l’Assemblea Generale del Tennessee, perché “con noncuranza, se non intenzionalmente, ha approvato l’AEA con l’inappropriato scopo di attaccare ciò che è protetto dalla costituzione“. “La Corte rileva che il testo dell’AEA discrimina un certo punto di vista, impone sanzioni penali e copre un’area geografica virtualmente illimitata“, ha aggiunto Parker, entrato a gamba tesa in difesa del Primo Emendamento.
Friends of George, gruppo teatrale LGBTQ con sede a Memphis che aveva intentato causa contro la legge voluta dal governatore repubblicano William Byron Lee, ha così festeggiato la notizia: “Questa vittoria rappresenta un trionfo sull’odio. I nostri diritti sanciti dal primo emendamento sono stati oggi ribaditi come drag artist e artisti di teatro. È un momento che vale la pena celebrare mentre diamo il via al Pride Month, ma il nostro lavoro non è finito. L’assalto alla comunità LGBTQ+ continua in tutto il Paese attraverso leggi anti-trans, omofobiche e draconiane che cercano di mettere a tacere l’espressione e l’identità, rimarremo espliciti e vigili“.
In un’ulteriore dichiarazione, la presidente e amministratrice delegata di GLAAD, Sarah Kate Ellis, ha aggiunto: “Questa sentenza è un punto di svolta e non torneremo indietro. Ogni funzionario eletto anti-LGBTQ è consapevole che queste leggi prive di fondamento non reggeranno”.
Ma se la legge del Tenneesse è definitivamente naufragata, altri Stati hanno nel frattempo legiferato contro le drag queen, ovvero Texas, Alabama e Arizona. Cosa succederà nel resto d’America dopo la sentenza del giudice federale Thomas Parker?
BREAKING: Late Friday night, a federal judge declared Tennessee’s anti-drag Adult Entertainment Act to be unconstitutional following a two-day trial last month. More to come at Law Dork: https://t.co/oFbD0ZqTha pic.twitter.com/g3nx2khhHc
— Chris “Law Dork” Geidner (@chrisgeidner) June 3, 2023
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