Il 1 aprile sarebbe dovuta ufficialmente entrare in vigore la contestatissima Senate Bill 3 del Tennessee, prima legge d’America a vietare gli spettacoli drag in luoghi pubblici, a protezione dei minori. Una legge ora temporaneamente bloccata da un giudice federale, Thomas Parker, nominato da Donald Trump quando era ancora presidente.
“A questo punto, la corte ritiene che la legge sia probabilmente vaga ed eccessivamente ampia“, ha precisato Parker, che nella sua sentenza si è schierato al fianco di Friends of George’s, un gruppo teatrale LGBTQ con sede a Memphis che aveva intentato causa contro la legge voluta dal governatore repubblicano William Byron Lee. La legge approvata a fine febbraio utilizza un linguaggio volutamente e pericolosamente “molto ampio”, tanto da non fare distinzioni tra persone trans e drag performer, parlando di divieto nei confronti di “imitatori di uomini e donne“, con pene che vanno fino ai sei anni di carcere per i reati successivi alla prima infrazione.
Il querelante ha sottolineato come e quanto il divieto così ampio utilizzato all’interno della legge potrebbe essere applicato “praticamente ovunque”.
“Cos’è esattamente un luogo su una proprietà pubblica o un ‘luogo in cui uno spettacolo di cabaret per adulti potrebbe essere visto da una persona che non è un adulto’?“, si è domandato il giudice Parker. “Vale anche per la residenza privata di un cittadino? O anche un campeggio in un parco nazionale? Cosa succede se un minore che naviga in internet da una biblioteca pubblica vede uno “spettacolo di cabaret per adulti?“.
In definitiva, il linguaggio ampio della legge si scontra con i rigidi vincoli del Primo Emendamento.
“Se il Tennessee desidera esercitare il suo potere di polizia limitando i discorsi che considera osceni, deve farlo entro i limiti e la struttura della Costituzione degli Stati Uniti. La Corte rileva che il legislatore che ha approvato questa legge ha mancato il bersaglio”.
Friends of George’s, ovviamente, ha festeggiato il temporaneo blocco alla contestatissima legge.
“Siamo solidali con tutti i drag performer, la comunità LGBTQIA+ e i nostri alleati mentre continuiamo a lottare per l’autoespressione della giustizia e la ricerca della felicità”.
Negli ultimi mesi gli attacchi alla comunità drag d’America si sono moltiplicati, obbligando alcune drag ad ingaggiare guardie del corpo a protezione della propria sicurezza personale. RuPaul, il mese scorso, ha duramente attaccato i repubblicani, definendo il divieto agli spettacoli drag del Tennessee una “tecnica di distrazione di massa”
FOG is dedicated to championing the freedom of expression for not only ourselves but for everyone across TN We stand in solidarity with all drag performers, the LGBTQIA+ community & our allies as we continue the fight for justice self-expression & the pursuit of happiness pic.twitter.com/4b1IBHBfWk
— Friends of George's (@GeorgesShowtime) April 1, 2023