Nella giornata di ieri Selvaggia Roma, ex GF Vip, ha esplicitato il proprio pensiero nei confronti delle adozioni per le coppie LGBTQ.
“Ho tantissimi amici omosessuali, ma la pensano come me. Non sono d’accordo. Mi sento in dovere di dire che un bambino debba avere due figure come una mamma e un papà. Credo che non bisogna imporgli queste figure, crescete e moltiplicatevi dicevano. Quando cresceranno poi saranno loro se decidere di moltiplicarsi o di fermarsi e amare il proprio sesso”.
Parole che hanno suscitato clamore social, scatenando la reazione di Tommaso Zorzi, che ha duramente replicato su Instagram.
“Le coppie omogenitoriali adottano i bambini che “una mamma e un papà” non hanno voluto o potuto tenere. Dunque le figure “mamma” e “papà” non mi pare siano sinonimo di bravi genitori. E aggiungo che se io volessi adottare un figlio dovrei sottopormi a numerosi esami di idoneità e dovrei inoltre spendere cifre folli. Dunque io quel figlio lo vorrei con tutto me stesso. Gli etero possono rimanere incinta nel cesso di una discoteca per poi spiegare a noi cosa vuol dire essere bravi genitori. Anche no”.
Via Stories, Zorzi è stato ancor più specifico.
“Parlando solamente di adozioni, se io adotto un bimbo avuto da una mamma e un papà che poi non sono stati in grado di tenerlo. Per adottare quel bambino mi faccio mesi di burocrazia e spendo 150.000 euro e sto due anni in ballo con la burocrazia, è perché quel bambino lo voglio con tutto me stesso. Biologicamente un etero lo può avere con una scopata. Questo non vuol dire che non siano degni di avere figli, ci mancherebbe è la natura, ma se io che voglio avere un bimbo devo farmi tutta quella trafila quel figlio io lo voglio e lo voglio ricoprire d’amore. Non posso sentirmi dire che un figlio deve avere un padre e una mamma quando quel papà e quella mamma che l’ha messo al mondo poi quel figlio lo lasciano in orfanotrofio. Vado fuori di testa”.
Il giudice di Drag Race Italia ha poi sottolineato come con il tempo questa contrarietà all’omogenitorialità stia lentamente prendendo piede. Anche tra i suoi contatti.
“Il dato preoccupante di oggi è che se una volta mi esponevo sul tema dell’omogenitorialità ricevevo il 99% di consensi, adesso la fetta di persone contraria è un po’ più ampia. Prima c’era un pudore nel tenersele per sè queste visioni un po’ retrograde, adesso in vista dei tempi che stanno purtroppo per cambiare in questo Paese si sentono più legittimati ad esprimere il proprio pensiero lesivo nei confronti di una categoria di persone. Non va sottovalutata, è molto preoccupante ma dovremo imparare a convinverci e a schermarci. In bocca al lupo”.
Per chiudere, Zorzi ha sollevato un ultimo punto: “Ci sono Paesi nel mondo in cui gli omosessuali non sono solo genitori ma addirittura dei nonni, perché vivono in posti civili che permettono da anni alle coppie omogenitoriali di adottate o di avere figli. Non mi sembra che queste persone abbiano cresciuto generazioni di debosciati. Quando le persone dicono che ai bambini servono una mamma e un papà, fanno riferimento a studi e università che si sono occupate di sviluppare questa tesi in materia scientifica o antropologica o è solo morale cattolica. Perché se è solo morale cattolica parliamone. Parliamo di divorzio, di qualunque cosa. Parliamo dei 10 comandamenti e iniziamo a vederli uno per uno, come ci comportiamo“.
Proprio ieri sera, in prima serata su Real Time, è andata in onda la prima puntata di “Tailor Made – Chi ha la stoffa?”, adattamento italiano di “The Great British Sewing Bee” condotto proprio da Tommaso Zorzi.
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Bravo Tommaso