Una denuncia social presto diventata virale, quella pubblicata dal 34enne Alessio Cusumano su Instagram, con oltre 270.000 visualizzazioni in pochi giorni. Alessio sarebbe stato vittima di insulti omofobi da parte di un poliziotto.
«Sentirsi chiamare “ricchi*ne e sfigato” da un poliziotto della municipale. Nel 2021, non nel 1970. Ti ferma perché non hai fatto niente, non stai commettendo nessun genere di reato, e dopo che ti dà del ricchi*ne e dello sfigato, e tu gli dici “ci sarai tu”, ti denuncia». Parole, quelle di Cusumano, che hanno scatenato anche un terremoto politico. Chiara Foglietta, consigliera Pd, ha chiesto e ottenuto per oggi un intervento diretto sul caso da parte della sindaca Chiara Appendino.
Cusumano stava con il monopattino sul marciapiede, quando è stato fermato dalla polizia. Dinanzi all’insulto omofobo Alessio reagisce e viene denunciato per aggressione a pubblico ufficiale, per interruzione di pubblico servizio e violenza.
Emiliano Bezzon, comandante dei vigili urbani, dovrebbe incontrare il 34enne nella giornata di domani, ritirando la denuncia che ha negato sia mai partita. “Nel comunicato stampa, il capo dei vigili dichiara che non sono stato denunciato. Così, mi accusa di essere bugiardo. Ma lo è lui“, insiste Cusumano, che giustamente non arretra di un millimetro, avendo con sè tutti i verbali ricevuti.
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