Donald Trump ha scelto il 49enne Neil Gorsuch come nono componente della Corte suprema. Gorsuch – che è stato giudice di corte d’appello federale – è famoso per le sue posizioni conservatrici. Prenderà il posto di Antonin Scalia, deceduto quasi un anno fa. La sua nomina cambia gli equilibri all’interno della Corte.
“Questo è stato il processo di selezione più trasparente e importante per la Corte suprema nella storia del nostro Paese“, ha sottolineato Trump, durante il suo primo collegamento televisivo in prima serata dalla Casa Bianca, dicendosi “orgoglioso” della scelta di Gorsuch. “Volevo che il popolo americano avesse voce in questa nomina“, ha aggiunto, ricordando che molti suoi elettori lo hanno votato proprio per questa nomina.
Oltre alle sue posizioni conservatrici su molti temi etici come l’eutanasia (ha scritto un libro sulla questione) e l’aborto, Gorsuch nel corso della sua carriera giudiziaria si è spesso distinto per sentenze che hanno favorito le grandi aziende a scapito dei consumatori o dei singoli cittadini.
Nella famosa sentenza “Hobby Lobby Stores Inc. v. Sebelius”, Gorsuch si schierò addirittura a favore dei “diritti delle aziende in tema di religione” nei confronti dei propri dipendenti, e quindi, in base a quella sentenza, i datori di lavoro potrebbero negare per esempio la copertura sanitaria per le lavoratrici che volessero usufruire dei consultori o del programma di controllo delle nascite nell’ambito della riforma sanitaria Obamacare dell’ex presidente Obama.
Alcuni senatori democratici hanno annunciato già nei giorni scorsi che tenteranno di impedire la conferma di Gorsuch: sebbene in minoranza cercheranno di fare ostruzione in ogni modo. La posta in gioco infatti è altissima visto che la nuova maggioranza conservatrice alla Corte potrebbe imporsi su temi quali l’aborto, il controllo delle armi da fuoco, la pena di morte, le libertà religiose.
Charles Schumer, leader della minoranza democratica al Senato, ha già criticato la nomina di Gorsuch sostenendo di aver “seri dubbi” che appartenga alla “corrente dominante in materia legale”: “Ha ripetutamente preso le parti delle società contro i lavoratori, ha dimostrato ostilità verso i diritti delle donne e, cosa più preoccupante, ha aperto un approccio ideologico alla giurisprudenza che mi rende scettico sul fatto che possa essere un giudice forte, indipendente nella Corte“.
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