Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, ha promesso di lottare per l’uguaglianza LGBT+ dopo aver incontrato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. 30 anni dopo la caduta dell’Unione Sovietica, l’Ucraina deve ancora compiere passi da gigante sul fronte dei diritti LGBT.
Le coppie dello stesso sesso non hanno avere alcun tipo di riconoscimento legale, mentre gli ucraini LGBT affrontano quotidianamente lo stigma sociale, violenza e discriminazione, in gran parte causate dall’influenza della Chiesa ortodossa orientale. Il Congressional LGBTQ+ Equality Caucus aveva invitato Joe Biden, presidente USA, a sollevare la questione dei diritti LGBT+ al presidente Zelenskyy nell’incontro che i due hanno avuto mercoledì 1 settembre. E così è stato.
Biden, che lo scorso febbraio ha firmato uno storico memorandum per la tutela mondiale dei diritti LGBT+, ne ha discusso con Zelenskyy, a tal punto da divulgare una dichiarazione congiunta: “Con il sostegno degli Stati Uniti, l’Ucraina continuerà a promuovere il rispetto dei diritti umani, delle libertà civili e delle libertà fondamentali in conformità con gli standard e gli obblighi internazionali, nonché a combattere il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e discriminazione contro la comunità LGBT+”.
L’Ucraina intende rafforzare la responsabilità per la violenza contro tutte le persone indipendentemente da genere, razza, etnia, religione, orientamento sessuale o opinioni politiche, anche attraverso la legge.
Parole alle quali dovranno seguire i fatti. Solo pochi giorni fa ci sono stati accesi scontri tra poliziotti ed estremisti di destra al Pride di Odessa.
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