L’aveva fatto alla vigilia, l’ha fatto anche durante la gara. Sebastian Vettel, 34enne pilota tedesco 4 volte consecutive campione del mondo di Formula 1, è ieri arrivato secondo al Gran Premio di Ungheria. Prima del via, in pista, ha a lungo indossato una mascherina e una t-shirt arcobaleno, con sopra scritto “Same Love“.
Arrivato al traguardo con un casco pittato di rainbow, Vettel ha scoperto di essere sotto investigazione per non aver rispettato le procedure pre-gara. Incredibile ma vero. Ma l’ex ferrarista non si è minimamente detto preoccupato. Anzi.
L’ho fatto in sostegno di quelle persone che soffrono in questa nazione perché alcuni fanno leggi che anziché proteggere i bambini probabilmente li minacciano e ne compromettono la crescita. Vogliono squalificarmi? Lo facciano. Sono ben felice di incassare qualsiasi penalità mi vogliano comminare.
Alla vigilia della gara Vettel aveva duramente criticato la legge omotransfobica voluta da Victor Orban, insieme al campione in carica Lewis Hamilton, sottolineando come fosse “imbarazzante per un Paese dell’Unione europea far passare misure del genere. Non capisco perché non lascino la gente libera di fare quello che sente e che vuole”.
Nella serata di ieri, Vettel è stato ufficialmente squalificato, perdendo così la 2ª posizione faticosamente conquistata. Il motivo? Per carburante insufficiente alle verifiche post gara. A pensar male…
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I "valletti" non potevano succhiare il carburante rimasto . Quando il ridicolo passa ogni limite !