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Ungheria, Viktor Orban annuncia referendum anti-LGBT. Ursula Von Der Leyen invitata al Budapest Pride

Agghiacciante trovata da parte del premier ungherese. 5 quesiti referendari per blindare la sua legge contro la propaganda LGBT.

von der leyen
2 min. di lettura

Il Budapest Pride e l’ONG Forbidden Colours con sede a Bruxelles hanno ufficialmente invitato la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen e il commissario per l’uguaglianza Helena Dalli a partecipare alla marcia dell’orgoglio di Budapest, il prossimo 24 luglio.

Viktoria Radvanyi, organizzatrice del Budapest Pride: “Sarebbe un onore accogliere il presidente Von Der Leyen e il commissario Dalli alla nostra Budapest Pride March. Partecipando al Budapest Pride, la Commissione europea invierebbe un segnale forte verso tutte le minoranze discriminate in Europa. Gli LGBTIQ-ungheresi vedono l’Unione Europea come una delle loro ultime risorse per una vita in libertà e senza discriminazioni”.

Rémy Bonny, direttore esecutivo di Forbidden Colours, ha dichiarato: “La procedura di infrazione contro la legge ungherese sulla propaganda anti-LGBTIQ è un primo passo importante. I diritti LGBTIQ sono diritti umani e i diritti umani sono valori europei. Invito la Commissione europea a unirsi a noi a sostegno della comunità LGBTIQ negli Stati membri. Solo parlando e visitando le persone sul campo, si può realmente capire cosa si aspettino le persone LGBTIQ ungheresi da Bruxelles”.



Tutto questo nel giorno in cui Victor Orban ha annunciato su Facebook l’arrivo di un referendum con domande chiaramente anti-LGBTIQ. Questi  i quesiti del referendum:

Sei d’accordo che i bambini partecipino ad attività scolastiche sugli orientamenti sessuali senza il consenso dei genitori?
Sei d’accordo che gli interventi chirurgici di riassegnazione di genere siano promossi tra i bambini?
Sei d’accordo che gli interventi chirurgici di riassegnazione di genere siano disponibili per i bambini?
Sei d’accordo che incontrollati contenuti multimediali siano mostrati ai bambini, con il rischio che influenzino il loro sviluppo sessuale?
Sei d’accordo che i cambiamenti di genere siano mostrati nei media?

Rémy Bonny, direttore esecutivo di Forbidden Colours, ha tuonato: “Oggi, in questa Unione europea, abbiamo un capo di governo che mette ai voti i diritti di un’intera minoranza. Orban sta cercando di mettere a tacere la comunità LGBTIQ perché il movimento per l’uguaglianza costituisce la più grande minaccia al suo governo autoritario. Le domande di questo referendum non solo stanno rimettendo la comunità LGBTIQ nell’armadio, ma mettono anche in pericolo i diritti fondamentali dei bambini. Troppi bambini lottano con la loro identità sessuale e di genere e non hanno informazioni scientifiche che possano aiutarli, è una minaccia per la vita di questi bambini. Troppi adolescenti LGBTIQ si sono suicidati a causa del fanatismo di Mr. Orban.”

Bonny chiede alla Commissione europea di adottare misure provvisorie. “L’organizzazione di un referendum per togliere i diritti fondamentali di una minoranza ci ricorda un’Europa degli anni ’30. Il governo ungherese spenderà miliardi per attaccare la comunità LGBTIQ nei prossimi mesi“. Chiara l’intenzione di Orban, messo alle strette dall’UE per la sua vergognosa legge contro la propaganda LGBT, ovvero presentarsi all’Europa con il consenso della maggioranza della popolazione ungherese.

Perché il referendum sia ritenuto valido, il 50% della popolazione ungherese votante deve votare.

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