L’edizione online di “Internazionale” ha proposto nella giornata di domenica un potente spaccato di una realtà (purtroppo) comune per i giovani della comunità LGBT: l’essere cacciati di casa a causa del proprio orientamento sessuale.
La vicenda è drammaticamente banale: Daniel è un giovane americano che nell’agosto del 2014 finì a vivere in strada dopo un violento confronto con la famiglia, alla quale aveva rivelato la propria omosessualità. Questa storia è sfortunatamente comune eppure di una drammaticità che raramente chi non l’ha vissuta può comprendere; da questo assunto nasce il progetto Out of exile, una ricostruzione in 3D dell’incontro/scontro tra Daniel e i suoi genitori.
Partendo dalle immagini riprese con il telefonino da Daniel stesso, l’azienda specializzata in realtà virtuale Emblematic ha dato vita ad un video drammatico non solo per la vicenda che narra ma anche per la sua “immersività”: ci troviamo infatti nel salotto della famiglia di Daniel che possiamo esplorare con la tecnologia dei video a 360° e qui viviamo i 15 drammatici minuti che hanno cambiato la vita a questo giovane. Il fattore che rende il tutto ancora più inquietante è l’audio originale tratto dalle riprese effettuate quel giorno da Daniel.
“Il 40% dei giovani homeless americani proviene dalla comunità LGBT, finiscono in strada in seguito al rifiuto delle proprie famiglie per il loro orientamento sessuale”, spiega nel video la regista e fondatrice di Emblematic. “Abbiamo usato la tecnologia della motion capture con attori reali per ricostruire la vicenda di Daniel; il risultato è così disturbante da farti sentire fisicamente in pericolo, questo ci permette di connetterci con tutte le persone che hanno vissuto questa terribile esperienza in un modo impensabile prima d’ora“.
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