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Siamo ancora in tema di visibilità lesbica e, se da poco abbiamo parlato di dieci importanti attiviste lesbiche internazionali, non potevamo non dedicare una lista ad altrettante attiviste che hanno segnato la comunità lesbica italiana.
Il movimento lesbico in Italia è partito relativamente più tardi rispetto ad altri Paesi come gli Stati Uniti, ma non per questo è stato meno grandioso, importante e di rilevante. L’attivismo in Italia nasce negli anni Settanta, più precisamente nel 1971, e si sviluppa molto rapidamente mentre in tutte le principali città italiane nascono organizzazioni e collettivi LGBTQ+. Ma chi erano, in questo caso, le protagoniste?
La storia del movimento lesbico in Italia è ricca di avvenimenti e di protagoniste, e il contributo di ognuna è stato fondamentale per arrivare dove siamo oggi. Omaggiarle e celebrarle tutte richiederebbe uno studio approfondito di cui questa lista non porta le pretese intellettuali. Ci limitiamo a segnalare dieci tra le centinaia di attiviste della storia della comunità, senza alcun ordine di importanza o preferenza. Una lista di spunti iniziali, dalla quale lettrici e lettori che lo vorranno, potranno approfondire.
Ecco dieci storiche attiviste lesbiche italiane che hanno fatto la storia della comunità.
Mariasilvia Spolato
Un nome che quasi tuttə conoscono è quello di Mariasilvia Spolato, la prima donna lesbica a fare coming out in Italia. L’evento fece scalpore e accadde alla manifestazione dell’8 marzo a Roma, da quel momento Spolato venne discriminata e perseguitata.
Ma Mariasilvia divenne un’attivista, collaborando con Angelo Pezzana alla fondazione della rivista Fuori! e partecipando a quella che fu chiamata la Stonewall italiana, sempre nel 1972, a Sanremo. Se volete scoprire di più sull’incredibile vita di questa donna, ne abbiamo recentemente parlato proprio su Gay.it.
Delia Vaccarello
La curatrice di Principesse azzurre, una delle più famose antologie sull’amore tra donne, è stata una giornalista e scrittrice che nel mondo accademico e dell’informazione si è battuta per i diritti LGBTQ+. Collaboratrice de Il Fatto Quotidiano e dell’Huffington Post, Delia Vaccarello era tra le principali firme della stampa nazionale che poneva l’accento sulle tematiche antidiscriminatorie. Famosa la sua rubrica su L’Unità “Liberi tutti”.
Tra il partecipare all’iniziativa del comune di Venezia contro l’omofobia e curare rubriche e testi che fornissero una visione più lucida della comunità e dell’amore tra donne, Delia ha vissuto intensamente nell’attivismo fino alla sua scomparsa nel 2019. Le sue parole scritte e i suoi discorsi pubblici hanno accompagnato l’orgoglio della comunità LGBTQ+ per tutti questi anni.
Moira Ferrari
Attivista e poetessa, Moira Ferrari è stata tra le fondatrici di Arcilesbica e delle settimane lesbiche. Sensibile e tenace, ha affrontato con i suoi scritti i grandi cambiamenti politici e nell’attivismo ha lottato con Azione gay e lesbica, per poi passare all’associazione separatista “L’Amandorla”.
Moira si descriveva come “Splendida quarantenne dell’Acquario, si divide tra il Mugello, Firenze e Tokyo, dove vive la sua compagna. È lesbica e separatista da quando ha memoria di sé… guida imperterrita una Renault 4 bianca; era una delle Lesbiche contronatura”.
Maria Laura Annibali
Oggi è Presidente dell’associazione di promozione sociale Di’ Gay Project – l’associazione fondata da Imma Battaglia – ma Maria Laura Annibali è stata una delle protagoniste del movimento lesbico italiano.
Annibali è sposata con Lidia Merlo, una storia d’amore che dura da oltre 20 anni e che per più di 15 anni è dovuta rimanere clandestina e lontana dai riflettori, complice un lungo divorzio di Merlo con l’ex-marito. Dopo l’approvazione della legge Cirinnà, sono state tra le prime a unirsi civilmente.
Nerina Milletti
Nel mondo accademico, soprattutto quello dei gender studies, è davvero difficile non conoscere il nome di Nerina Milletti. Scrittrice lesbica e femminista, il suo lavoro ha attraversato la storia del movimento lesbico in Italia, accanto alla militanza nel 1976 (per il movimento femminista) e nel 1979 (per il movimento lesbico).
Tra le sue pubblicazioni, le più note sono L’identità omosessuale del 1996 e Una ribellione necessaria. Lesbiche, gay e trans: 40, 30 e 20 anni di movimento del 2011. Ma tra le sue collaborazioni ci sono molteplici riviste e portali.
Agata Ruscica
Mai sentito parlare di “le Papesse”? È stato il primo collettivo lesbico in Sicilia, ed è stato fondato dalla giornalista e attivista Agata Ruscica. Esponente del Movimento LGBT nazionale, ha fatto anche parte del Movimento di Liberazione della Donna e il suo coming out risale agli anni Settanta.
Il nuovo secolo la vede avvicinarsi alla politica, quando già a fine anni Novanta era stata consulente del sindaco di Siracusa per la realtà omosessuale. Sua anche la battaglia condotta con Angela Barbagallo per il riconoscimento del certificato anagrafico di famiglia di fatto per vincolo affettivo.
Titti De Simone
Graziella Bertozzo
Liana Borghi
Liana Borghi è una scrittrice femminista, lesbica e queer tra le più note a livello nazionale e internazionale. I suoi libri e saggi sono continuamente citati quando si parla di teoria queer o femminismo. Di origini ebraiche, è stata responsabile della divisione lesbica di Women’s International Studies Europe e della Società Italiana delle Letterate.
I suoi contributi scrittori sono stati fondamentali e la loro importanza è riconosciuta all’unanimità, così come il suo contributo a diffondere in Italia attori come Audre Lorde e Donna J. Haraway.
Giovanna Pala
Come spesso si ripete, essere fedeli a sé stessi può richiedere un sacrificio non indifferente. E il caso di Giovanna Pala, ex-attrice dell’età d’oro di Cinecittà, ne è un esempio. Approdata agli studi romani nel 1950, la sua vita prese una piega improvvisa quando si innamorò di una donna.
Dopo qualche scandalo, una crisi di nervi che la costrinse al ricovero e undici film realizzati, nel 1956 abbandonò il mondo del cinema per dedicarsi attivamente al movimento femminista con la sua compagna e per contribuire a creare il circolo Pompeo Magno.
Edda Billi
Raccontata insieme a Maria Laura Annibali nel libro Donne da sfogliare, Edda Billi è un’altra grande protagonista del movimento lesbico italiano. Politicamente si forma nel Movimento Femminista Romano negli anni Settanta e oggi è Presidente dell’AFFI, l’Associazione Federativa Femminista Internazionale.
Lesbica separatista, ha rischiato anche di perdere la vita per mano del padre quando si è decisa a parlare alla famiglia della sua omosessualità. Il che però non l’ha fermata dal diventare una delle paladine dell’emancipazione e dell’individualità.
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